Nel Consiglio comunale di lunedì, forse per la prima volta da quando è sindaco, Virginio Brivio è intervenuto energicamente in risposta al consiglieri Giulio De Capitani (Lega Nord) e Giacomo Zamperini (Pdl), in merito all’annosa questione relativa alla passerella che dovrebbe collegare via Sassi alla zona ex-Caleotto. Tant’è che all’udire la veemenza dell’intervento del primo cittadino c’è stato qualche consigliere del PD che ha sussurrato al compagno di banco: «Mai visto così, grande Virginio».
Un dibattito che è stato aperto da una corposa relazione del sindaco, in merito a un progetto risalente addirittura al 1988 e che rientra a buon diritto tra le “grandi incompiute della Città”, come ha ribadito più volte il sindaco stesso, opera che è stata un cruccio se non addirittura un problema di tutte le Amministrazioni comunali che sono state al governo della città da allora fino a oggi.
Così, finita l’esposizione da parte del sindaco, prima il consigliere del Pdl ha mosso pesanti critiche sulla la metodologia scelta dalla Giunta di far partecipare le minoranze alla discussione su come dirimere la questione, dichiarando: «Ci fate partecipi quando volete voi. Adesso che c’è una situazione spinosa da affrontare ci volete coinvolgere. Fateci vedere che siete capaci di prendere una decisione da soli», poi il consigliere De Capitani ha rincarato la dose, ricordando che sul tema c’era stato un ampio dibattito nelle precedenti amministrazioni, alle quali gli allora consiglieri di minoranza Angelibusi e Marelli non si erano tirati indietro dal portare pesanti critiche, alludendo anche alla possibilità che l’attuale giunta avesse pronta una soluzione «sottobanco».
A quel punto Brivio non solo non si è risparmiato nella risposta, ma seccato ha replicato: «Lo dite proprio voi della Lega! Voi che avete amministrato Lecco per anni e dovevate decidere sul da farsi, non avete mai deciso nulla, tant’è che siamo in questa situazione. E oggi ci venite a dire oggi che dobbiamo imparare a prendere una decisione. Ma smettetela! E comunque, se non volete partecipare alla discussione non importa, noi decideremo, come del resto abbiamo fatto su altre grandi incompiute che ci sono state lasciate in eredità, l’ultima, in ordine cronologico, il rifacimento di viale Turati che non abbiamo ridotto di certo noi in quelle condizioni, ma che invece abbiamo sistemato. E sulla questione del metodo, non è la prima volta che chiediamo la partecipazione delle minoranze». Quindi il sindaco ha proseguito ricordando: «Ci avete lasciato un progetto costato quattrocento mila euro, e un mutuo acceso, molte delle condizioni che stavano alla base delle valutazioni fatte quasi 15 anni fa non ci sono più, la Meridiana si è trasformata in un grande centro commerciale inizialmente non previsto di dimensioni così enormi. Insomma, sono cambiate molte cose, quindi anche esigenze e problemi legati a quella porzione di città. E allora, la domanda che ci poniamo oggi è: il progetto passerella ha ancora senso? E’ quello che ci vuole o serve altro?» Quindi il sindaco ha puntualizzato: «E’ giusto che l’Amministrazione faccia tutte le valutazioni del caso per capire come poter risolvere al meglio e per il bene della città questo problema. Senza dimenticate il rapporto difficoltoso con R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) e la questione legata a via Sassi». La questione della passerella, infatti, rientra nel tema più ampio della gestione degli spazi nell’area di via Sassi, dove R.F.I. possiede un piazzale e un ampio magazzino in disuso.
Il sindaco ha poi concluso «La Giunta punta a togliere la passerella dal Piano delle Opere Pubbliche e far rientrare la valutazione del progetto nel Pgt, nel momento di discussione dell’ambito di trasformazione urbana della zona 17, che comprende, oltre alla zona adiacente al municipio, anche La Piccola, il Caldone, l’accessibilità del Caleotto e di Villa Manzoni».