PD Lecco, Cardamone si sfoga: “Noi renziani trattati come eretici”

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Rocco Cardamone

LECCO – Si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe Rocco Cardamone, esponente del Pd lecchese che nei mesi scorsi ha deciso di lasciare la direzione provinciale del partito consegnando la tessera al segretario, dopo aver denunciato ostilità nei suoi confronti da parte di altri esponenti democratici.

Era il tempo delle primarie nel Pd e il clima politico anche a Lecco non è mancata la competizione interna al partito, così come si deduce dalle dichiarazioni dello stesso Cardamone, da sempre sostenitore di Matteo Renzi alla leadership del Partito Democratico:

Ho sofferto molto lo stato di solitudine delle primarie (prima, durante e soprattutto dopo). Quasi tutti i dirigenti e tanti tra gli iscritti e militanti del PD, che si erano schierati apertamente e incondizionatamente con Bersani, hanno considerato come eretici quelli che, come me, avevano fatto una scelta diversa, minoritaria e anticonformista rispetto al dogma predicato dai vertici nazionali e locali. Sicuramente una scelta di campo dettata dalla necessità di cambiare rotta e non solo passo”.

Parole dure quelle usate dal consigliere provinciale verso i suoi compagni di partito,: “Siamo stati accusati di ogni cosa e pur di emarginarci, e forse schiacciarci, è stata usata ogni arma (prima e durante le primarie) seguita dall’indifferenza (dopo le primarie). Ho anche mal digerito l’ipocrisia di quanti, dopo aver ingiuriato Renzi (prima e durante le primarie) sono tornati ad abbracciarselo (dopo le primarie) per ricoprirlo di contumelie oggi. Ma la serenità sta tornando nel mio cuore perché constato che i fatti di questi giorni e ancor più di queste ore, cronaca che diventerà storia, confermano che forse io e pochi altri nel Partito avevamo imboccato la strada maestra fiutando il nostro tempo. Quel fiuto che dovrebbe possedere un politico che deve cercare sempre di prevenire gli eventi e non di inseguirli”.