LECCO – “L’ordinanza è pronta, domani faremo l’ultima riunione per avere una condivisione sulle tempistica, ma il senso unico in uscita sul Ponte Vecchio verrà istituito entro la fine della settimana”. Queste le parole del vice-sindaco Vittorio Campione alla vigilia di quello che dovrebbe essere l’ultimo briefing tra Comune (rappresentato dal vice-sindaco e dal sindaco Virginio Brivio) e la Provincia che siederà al tavolo con il presidente Daniele Nava e l’assessore Stefano Simonetti.
“Intendiamo dare il via alla sperimentazione a partire da questa settimana – spiega il vice-sindaco – per far sì che gli automobilisti abbiano il tempo di abituarsi prima dell’inizio delle scuole e quindi del periodo di grande traffico”.
Un obiettivo raggiunto dopo parecchi sforzi e non poche critiche mosse da più parti all’Amministrazione comunale. Su questo aspetto Vittorio Campione dichiara: “Arrviamo a sperimentare quanto da subito avevamo proposto, dopo essere venuti a conoscenza dell’inagibilità delle due passerelle collocate sul ponte. Dal giorno successivo abbiamo iniziato a lavorare per capire come poter risolvere la questione giungendo alla conclusione che la cosa migliore da fare, sarebbe stata l’istituzione di un senso unico in uscita. Prima di agire ci siamo aperti ad un confronto con altri enti. Dalla mediazione si è giunti, nonostante la nostra contrarietà, alla sperimentazione di un senso unico alternato regolamentato dal semaforo. Soluzione che si è rivelata non ottimale, generando inoltre comportamenti scorretti da parte di alcuni automobilisti”.
Ora si torna da dove si era partiti, ma per il vice-sindaco non è in alcun modo un passo indietro: “Mi spiace che qualcuno abbia usato questa prima parte di sperimentazione per farne una battaglia ideologica. Noi, come Amministrazione comunale, da subito ci eravamo detti a favore di un senso unico in uscita, ma volevamo raggiungere questa decisione attraverso una scelta condivisa e non una presa di posizione assoluta. Da qui la scelta di mediare e di interpellare gli altri enti. Dal cronfronto siamo approdati ad una soluzione differente che, come già detto, si è rivelata inadatta. Pertanto, il rivedere quanto sperimentato finora non lo riteniamo un passo indietro, bensì l’attuazione della soluzione che avevamo proposto sin dall’inizio”.

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