Ponte vecchio, senso unico in uscita? Sì, no, ma, però… forse

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LECCO – Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Un proverbio più vero non fu mai scritto.
Se fino alla vigilia dell’incontro di ieri pomeriggio, martedì, l’istituzione del senso unico in uscita sul Ponte Vecchio sembra cosa imminente con il vice-sindaco Vittorio Campione a dichiarare: “L’ordinanza è pronta, domani faremo l’ultima riunione per avere una condivisione sulle tempistica, ma il senso unico in uscita sul Ponte Vecchio verrà istituito entro la fine della settimana”
(vedi articolo), subito dopo la riunione tra Amministrazione comunale, Provincia di Lecco e i tecnici dei comuni di Malgrate, Garlate, Olginate, Pescate e Galbiate, la decisione presa è stata tutt’altra: senso unico in uscita solo dopo il monitoraggio con l’apertura delle scuole.

“Durante la riunione è stato deciso di proseguire per qualche settimana il senso unico alternato sul Pontevecchio (così come previsto attualmente), al fine di consentire una fase di monitoraggio e la raccolta dati del traffico anche nel periodo di maggiore criticità, con l’apertura delle scuole e la ripresa a pieno regime delle attività lavorativa nel territorio – fanno sapere dal comune di Lecco – Si è invece stabilito, con l’avvio dell’anno scolastico, di deviare sul ponte Kennedy gli autobus del trasporto pubblico in entrata a Lecco”.

Isomma,  tra “se”, “ma”, “però” nulla cambia rispetto alla situazione attuale. “Solo dopo questa ulteriore fase di valutazione – aggiungono dal Comune di Lecco – confermeremo o meno l’istituzione del senso unico sul ponte in uscita dalla città, per le ragioni di sicurezza della viabilità legate ai problemi di staticità della struttura risalente al 1300”.

Durante la riunione è stato anche costituito un tavolo ristretto di lavoro, composto da rappresentanti della Provincia e dei Comuni di Lecco, Malgrate e Galbiate, per la gestione operativa di tutte le fasi e di tutte le procedure legate agli approfondimenti tecnici e ingegneristici sulla stabilità del ponte, con il compito di interloquire con gli Enti competenti (Ministero, Regione Lombardia, Sovraintendenza…).