LECCO – “Occorre allentare il patto di stabilità interno senza penalizzare gli enti locali virtuosi e occorre garantire ai cittadini i servizi attualmente resi dalle Province”. E’ quanto afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla (Pdl) sul decreto 35/2013, che disciplina i pagamenti alle imprese da parte delle pubbliche amministrazioni ma prevede anche consistenti tagli a carico delle Province.
“I benefici del fondo di 5 miliardi per i pagamenti di debiti di parte capitale – sostiene l’ex ministro – non possono ricadere solo su una parte del territorio nazionale o soltanto su una parte degli enti, paradossalmente quelli che hanno gestito peggio le risorse. Sono convinta che la linea dell’equità sia quella da perseguire e me ne farò interprete in tutte le sedi. Per quanto riguarda la finanza delle Province – prosegue – siamo di fronte ad un grande problema politico lasciato irrisolto dal governo Monti.
“Personalmente sono per la drastica riduzione del costoso apparato pubblico nazionale – spiega l’onorevole – ma certamente non è possibile lasciare in capo a alcuni enti determinate funzioni e poi negare i trasferimenti necessari per svolgerle. Per prima cosa bisogna uscire da questa contraddizione. Ho sentito il presidente del Consiglio ribadire in Parlamento la volontà di abolire le Province. Ma abolendo le Province, obiettivo da raggiungere immagino attraverso un’adeguata fase transitoria, non si aboliscono anche le esigenze cui oggi le Province sono ancora chiamate a fare fronte. I servizi ai cittadini sono il bene che va prioritariamente ed effettivamente tutelato. Chiedo perciò – conclude l’on. Brambilla – che prima possibile il governo si esprima con chiarezza sull’argomento”.

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