Provincia, Pd senza maggioranza: “Ora una nuova linea politica”

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Fausto Crimella - segretario provinciale PD
Fausto Crimella - segretario del PD
Fausto Crimella – segretario del PD

LECCO – Per Il Partito Democratico lo scrutinio del voto a Villa Locatelli ha riservato “una sola sorpresa”, amara aggiungiamo noi: vedere sfumare per un’inezia l’elezione del sesto consigliere nella lista Provincia Insieme. Sarebbe bastato il voto di un consigliere di Comune di prima fascia (fino a 3 mila abitanti) per raggiungere l’obiettivo atteso dei 6 consiglieri. Ciò avrebbe consentito al Presidente Polano di continuare a mantenere la maggioranza in Consiglio.

Il Partito Democratico in provincia arretra di tre seggi, se ne vede assegnati 5 contro gli 8 che deteneva fino a queste ultime elezioni, ed ora dovrà confrontarsi con il centrodestra che è riuscito a strappare complessivamente sei seggi, divisi tra la lista proposta da Ncd e quella del tridente Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che ha consentito l’elezione di tre consiglieri, tutti tra le file del Carroccio.

“L’esito del voto si ritiene debba essere attribuito a due i fattori che, oggettivamente, hanno prodotto la contrazione dei numeri della maggioranza uscente (la matematica non è un’opinione) – spiegano il segretario provinciale Fausto Crimella e l’ex consigliere Rocco Cardamone – il numero ed il peso di quei Comuni che dal 2014 ad oggi hanno registrato un cambio di maggioranza, come ad es. Colico, Mandello del Lario, Olgiate Molgora, Brivio, Bellano, Ballabio; la formazione di ben due liste, collocate a sinistra di “ Provincia Insieme”, i cui elettori nella precedente tornata si erano sostanzialmente riconosciuti nella maggioranza uscente”.

Rocco Cardamone
Rocco Cardamone

“Da domani – concludono i democratici – archiviati i numeri, occorre delineare una linea politico-amministrativa che consenta alla maggioranza dei Consiglieri eletti di riconoscersi nell’azione del Presidente in carica Flavio Polano cui compete la responsabilità di continuare ad amministrare l’Ente tra le innumerevoli difficoltà finanziarie in cui versa, è bene ribadirlo, insieme alle altre Province italiane”.