Spaccio al Ferrhotel, centro destra all’attacco sulla gestione migranti

Tempo di lettura: 6 minuti
Sullo sfondo il Ferrhotel, quando era centro di accoglienza dei richiedenti asilo
Mauro Piazza

LECCO – “Un’Amministrazione capace e degna dei suoi cittadini dovrebbe avere il polso della situazione di quanto accade in città e non applaudire ex post a quanto fatto dalle forze dell’ordine”. Il consigliere regionale Mauro Piazza (già consigliere in Comune a Lecco) interviene sulla vicenda dei profughi spacciatori.

“La Giunta Brivio ha dimostrato di non conoscere le situazioni di disagio e le problematiche di abbandono di intere parti della città di Lecco. Quanto alle persone arrestate, il fatto che fossero tutte ospiti delle strutture di accoglienza comporta la necessità di una seria riflessione. In quelle situazioni c’è un profondo disagio sociale che sfocia nella delinquenza”, prosegue Piazza.

Per Piazza è necessario intervenire in due direzioni: “Innanzitutto decidere in via definitiva, e tocca allo Stato, se queste persone possono stare o meno sul territorio italiano. Quindi trovare il modo, pure a Lecco, di fare quanto avviene in altre municipalità, anche della nostra provincia, dove sono stati impiegati in lavori di utilità per i Comuni e per la collettività. Questo “far niente” prolungato e questo bighellonare per le strade a spese del contribuente italiano evidentemente è il preludio alla delinquenza”.

Antonio Pasquini

Ma non solo: “Da parte di questi presunti profughi non c’è nemmeno la percezione di un patto di solidarietà che li ospita. Lo spaccio è invece l’evidente segno di un tradimento e di irriconoscenza verso il Paese che li mantiene e li cura dopo averli di fatto salvati. Se manca il senso di riconoscenza siamo davanti a un totale fallimento delle politiche di accoglienza. E, lo ribadisco, solo attraverso la dimensione del lavoro si può costruire una base di inclusione sociale, non certo con i 30 euro al giorno a babbo morto previsti da una politica che si illude di risolvere i problemi ma che, di fatto, li fa solo crescere”.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere provinciale Antonio Pasquini: “Ritengo deplorevole che dei richiedenti asilo, ospitati a spese della collettività all’interno del Ferrohotel spaccino droga agli studenti, molti minorenni, delle nostre scuole superiori. Se è pur vero che la cooperativa Arca ha collaborato con le forze dell’ordine al blitz è altrettanto evidente che la stessa cooperativa quantomeno è responsabile di un omesso controllo”.

“Quando avvengono episodi simili in locali pubblici spesso viene sospesa la licenza per evitare il ripetersi di situazioni di illegalità. Infatti Il TULPS all’articolo 100 in riferimento ai gestori di locali pubblici ecc. prevede sanzioni a tutela dell’ordine pubblico in luoghi dove si configurano situazione di pericolo per prevenire ed evitare risse, spaccio ecc. Pertanto – conclude Pasquini – chiedo al questore di valutare l’ipotesi di cui sopra con relativa sanzione alla cooperativa. Non si puo’ tollerare che vi siano zone franche in città”.

Paolo Arrigoni

Ovviamente anche la Lega Nord ha fatto sentire la propria voce rispetto a quanto accaduto: “Il Cas è un crocevia di droga oltre che fonte di degrado  per la zona e minaccia per la sicurezza dei cittadini. Questa è l’ennesima certificazione del  fallimento della gestione dell’immigrazione del governo – è intervenuto il senatore Paolo Arrigoni che ha presentato un’interrogazione al Ministero L’accoglienza  deve essere selettiva e non un business affidato a cooperative e fondazioni non in grado di effettuare adeguati controlli che devono essere invece affidati alla forze dell’ordine. Vorremo conoscere l’identità dei denunciati visto che pensiamo che all’interno dell’ FerrHotel ci siano irregolari non inseriti nel sistema di accoglienza. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione a Minniti per conoscere tutti i dettagli di questa vergognosa vicenda. Noi chiediamo che questi spacciatori siano espulsi immediatamente. Purtroppo invece non sappiamo dove questi 33 pusher andranno visto che non potranno rientrare nel centro di accoglienza. Questi spacciatori vendevano droga anche a ragazzini minorenni. Minniti accolga le richieste della Lega e  cancelli la protezione umanitaria e introduca subito l’Istituto della inammissibilità  delle domande di asilo (come chiede anche l’Ue) per chi proviene da paesi sicuri, come sono la gran parte delle persone accolte e che per 2 anni pranzano e cenano spacciando droga alle spalle degli italiani. Ricordo che degli immigrati ospitati in provincia di Lecco solo il 3 % proviene da paesi pericolosi e in totale costano 18 milioni di euro all’anno. Voglio ringraziare le forze di polizia che nonostante leggi assurde e minime dotazioni sono sempre dalla parte dei lecchesi”.

Flavio Nogara

Un fatto che porta con sé tanti interrogativi, quanti ne ha espressi il segretario provinciale del Carroccio, Flavio Nogara,e diretti a Comune e Prefettura: “Trentatré richiedenti asilo coinvolti nell’operazione, allontanati dalle strutture di accoglienza ma non espulsi, dove sono finiti? Dove dormiranno, come si procureranno del cibo? Non è preoccupante il fatto che alla ricerca disperata di soldi molto probabilmente non faranno altro che continuare l’attivita’ di spaccio, o altre attivita’ illecite, magari in altri comuni della provincia, visto che sono indagati ma a piede libero? Com’è possibile che l’attuale normativa prevede l’espulsione dal sistema di accoglienza senza revocare la domanda d’asilo? Perché questo sistema di accoglienza non predispone un sistema di responsabilità? Com’è possibile che la cooperativa che ha gestisce i richiedenti asilo non sia sanzionata e continui a svolgere questa attività? Com’è possibile che la cooperativa che gestisce i richiedenti asilo al Ferrhotel non abbia lei denunciato i fatti che accadevano dentro e fuori la struttura? E’ possibile che con un giro di spaccio di droga pari a ca. 10.000 euro al giorno di controvalore non si sia mai accorta di nulla e non abbia mai visto nulla? Se è vero che è stata trovata della droga addirittura dentro la struttura di accoglienza che responsabilita’ ha la cooperativa che gestisce la stessa dietro un compenso di ca. 1 milione e mezzo di euro all’anno? E’ questa l’accoglienza che ha garantito la sinistra spalancando le porte agli immigrati garantendogli vitto, alloggio, telefonino…a spese nostre, cancellando di fatto i nostri confini, per poi ritrovarceli a delinquere e a rovinare i nostri giovani con la droga? Dove hanno preso i richiedenti asilo tutta quella droga da spacciare? Che responsabilita’ ritiene di avere il Prefetto che ha riempito il territorio di richiedenti asilo che una volta che riceveranno il diniego alla richiesta di asilo sicuramente non abbandoneranno il nostro Paese, ma si troveranno a girovagare da clandestini nelle condizioni dei 33 coinvolti nell’operazione del Ferrhotel? Come ha intenzione di proseguire la gestione del sistema di accoglienza il Prefetto? Non è il caso di intensificare i controlli tutelando la sicurezza dei nostri cittadini e prevenendo la microcriminalità? Il sindaco di Lecco, di stampo PD, stesso colore politico di chi ha favorito un’immigrazione selvaggia nel nostro Paese, cosa pensa di fare per riportare la sicurezza nella Citta’ di Lecco? Perché il sindaco Brivio non ascoltò la Lega Nord che manifestò sotto la struttura del Ferrhotel per denunciare il fatto che in quella zona i richiedenti asilo non dovevano essere collocati? Che cultura vogliamo trasmettere agli altri richiedenti asilo presenti in Ferrhotel e nella provincia di Lecco? In questo paese ci sono delle regole, e soprattutto si lavora! Come pensiamo che queste persone possano integrarsi e accettare la cultura del lavoro se vengono mantenuti per anni a nostre spese in attesa dell’esito della domanda? Quanti altri centri di accoglienza e richiedenti asilo nella nostra provincia verranno utilizzati per traffici ed attivita’ illecite? Siamo proprio certi che nei centri di accoglienza entra soltanto chi ha diritto di essere ospitato negli stessi? Il Prefetto ritiene che la provincia di Lecco non debba accogliere altri richiedenti asilo o ritiene che i 33 posti liberati con l’operazione antidroga possano essere rimpiazzati con nuovi arrivi? La Lega Nord ed i cittadini attendono risposte!”

LEGGI ANCHE

Blitz antidroga in Via Ferriera, 33 stranieri denunciati

Degrado in Via Ferriera, il sindaco: “Situazione mai sottovalutata”