Intervista a Lelio Cavallier, Presidente di Lario Reti Holding, sul percorso di condivisione dei piani aziendali con gli stakeholder e sugli investimenti presenti e futuri
M.P. – Nel corso del 2021, il Consiglio Provinciale di Lecco ha dato delibera di indirizzo circa la possibilità di allungamento della concessione del Servizio Idrico Integrato a Lario Reti Holding, con passaggio da 20 a 30 anni, che porterebbe la scadenza del mandata al 2045 e aprirebbe ad un nuovo piano degli investimenti.
Di fronte a questa sfida, il Consiglio di Amministrazione di Lario Reti Holding, insieme al Comitato di Indirizzo e Controllo e all’Ufficio d’Ambito di Lecco, ha scelto di affiancare alla riflessione e progettazione interna un percorso di condivisione organizzato in diversi incontri con gli attori più rilevanti del territorio. A tali incontri hanno partecipato in primis i sindaci dei Comuni della Provincia di Lecco e, successivamente, anche associazioni del territorio, università, enti di ricerca e di controllo, con lo scopo di confrontarsi e dibattere, facendo emergere punti di vista diversi, bisogni, preoccupazioni, aspettative e proposte.
Per farci raccontare questo percorso abbiamo intervistato Lelio Cavallier, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Lario Reti Holding:
Con questo percorso, Lario Reti Holding ha iniziato a condividere un ambizioso piano strategico con sindaci e con altri stakeholder: perché avete avviato questo progetto?
Abbiamo avviato questo percorso per condividere la nostra strategia di sviluppo aziendale che guarda al 2045 e prevede investimenti di circa 600 milioni di euro. È stato un percorso innovativo, che si è tradotto in momenti concreti di dialogo per raccogliere prospettive, bisogni e aspettative. Quando si investe questo livello di fondi, si incide non poco sulla comunità di cui si fa parte e per questo troviamo fondamentale discutere con tutti per decidere insieme come e dove fare gli investimenti. L’obiettivo è quello di garantire un servizio idrico efficiente, sostenibile ma anche innovativo. I beneficiari sono, e devono essere, i cittadini e tutti coloro che vivono, lavorano e hanno interessi sul nostro territorio.
Cosa prevede il vostro piano e che riscontri avete ricevuto?
Il nostro piano al 2045 prevede circa 600 milioni di euro di investimenti variabili in base a strategie e punti ancora in divenire. La scelta delle aree su cui vogliamo intervenire, e su cui mi pare ci sia stata una convergenza larga durante questo percorso di ascolto, è guidata dall’innovazione, vero motore della nostra azienda, e prevede tre principali direttrici. La prima è costituita dalla razionalizzazione dei depuratori, necessaria per migliorare la qualità dell’acqua depurata e a sua volta la qualità dell’acqua dei nostri laghi, torrenti e fiumi, che è fondamentale per un territorio anche con una vocazione turistica come il nostro. Inoltre, è fondamentale per avviare processi di riuso: ad esempio favorendo il riutilizzo della risorsa per la pulizia delle strade e per usi irrigui. La seconda riguarda l’economia circolare: vogliamo recuperare risorse ed energia dalle nostre attività, superando così un modello lineare ed energivoro. A tal proposito abbiamo avviato delle iniziative, come la collaborazione con SILEA per il riutilizzo delle acque reflue depurate ai fini di pulizia stradale, in modo da ridurre i consumi di acqua potabile di contenimento dei costi operativi, e la progettazione di pannelli fotovoltaici che saranno in seguito installati sulle vasche di alcuni dei più grandi impianti di depurazione che gestiamo. Inoltre, tramite ‘’Acqua ControCorrente’’ stiamo promuovendo l’uso dell’acqua del rubinetto per ridurre il consumo di plastica, limitando così le emissioni di anidride carbonica. L’ultima area riguarda la digitalizzazione, con cui puntiamo a migliorare e a “smartizzare” i nostri impianti e le nostre reti, rendendo al contempo facilmente accessibili tutti i nostri servizi.
Il piano di razionalizzazione dei depuratori da lei citato coinvolgerà anche il depuratore di Lecco?
Per il depuratore di Lecco è opportuno fare un discorso a parte. Stiamo avviando uno studio di prefattibilità che ipotizzi il superamento dell’attuale impianto di Lecco e sia da guida per capire quale possano essere le caratteristiche di un nuovo impianto di depurazione di taglio Provinciale, che sia al servizio dell’intera zona centrale.
Cosa cambierà concretamente per i cittadini?
Ci saranno diversi miglioramenti sia nei servizi al cittadino sia nella qualità dell’acqua potabile e depurata. È stato previsto un potenziamento e una digitalizzazione dei diversi canali tramite cui contattare il nostro servizio clienti: si potrà infatti accedere grazie allo sportello online a tutti i servizi dal nostro sito e dall’app, facilitando il contatto tra la nostra azienda e i cittadini. Sempre secondo questa logica verranno installati diversi totem multimediali per accedere con maggior facilità al nostro servizio clienti. Per quanto concerne la qualità dell’acqua potabile è invece prevista l’applicazione del Water Safety Plan, un modello di controllo preventivo per garantire acqua ancora più sicura attraverso misure di monitoraggio e valutazione dei rischi, estese a tutta la filiera dell’acqua potabile. Questo permetterà di avere un’acqua buona, ancor più controllata.
Un approccio digitale con particolare attenzione alla centralità del cliente: in cosa consiste l’innovazione per Lario Reti Holding?
Per noi l’innovazione si declina secondo tre direttrici. Innovazione tecnologica, che ci consente di gestire al meglio reti e impianti, garantendo da un lato un’elevata qualità del servizio e dall’altro la tutela dell’ambiente e del territorio; innovazione socio-territoriale con cui ci impegniamo a creare valore condiviso per il nostro territorio, e infine innovazione digitale, che permette una maggior attenzione e vicinanza ai cittadini.
Un’innovazione che guarda anche al territorio: cosa farete per migliorare la qualità dell’ambiente?
Abbiamo in cantiere diversi progetti che puntano a questo obiettivo. In primis, promuovere il rafforzamento delle buone pratiche legate all’economia circolare e, quindi, riduzione del consumo di plastica, derivante dall’uso di acqua in bottiglia e conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Puntiamo anche a rendere più efficienti e sostenibili i processi di depurazione, arrivando anche a riutilizzare le acque reflue per lo spazzamento delle strade e recuperando energia dai fanghi. Inoltre, grazie al processo di razionalizzazione dei depuratori, vi sarà certamente il miglioramento della qualità dell’acqua depurata che verrà immessa nel nostro lago e nei nostri fiumi. Un beneficio ambientale e sociale, che andrà a vantaggio dei nostri cittadini ma anche dei tanti turisti che amano le nostre montagne che, per citare Manzoni, sorgono dall’acqua.
Cosa portate a casa da questo percorso e che impegni assumete a seguito del confronto con gli stakeholder?
Il bilancio di questo percorso è positivo. La risposta degli stakeholder è stata sicuramente ampia e di apertura, considerando anche i tanti sindaci e i tanti rappresentanti delle associazioni che hanno partecipato agli incontri che abbiamo organizzato negli scorsi mesi. Abbiamo instaurato un dialogo costruttivo, che ci ha permesso di capire i bisogni degli stakeholder e di arricchire il nostro piano, integrando nella nostra strategia alcuni punti di attenzione sollevati dagli stakeholder.
Abbiamo previsto un ulteriore rinforzo della sostenibilità nel nostro business, l’avanzamento degli studi sulle nostre strutture e sui nostri impianti, ma anche sugli impatti dei cambiamenti climatici, grazie alla collaborazione con Water Alliance, oltre che alla collaborazione con il mondo della ricerca e dell’università. Infine, ci stiamo impegnando per ampliare le nostre certificazioni aziendali, per assicurare una qualità sempre maggiore ai nostri processi. Dunque stiamo parlando di un impegno a 360 gradi che ci permetterà di affrontare le tante sfide che ci attendono, tra cui la definizione del Piano Industriale, il piano di razionalizzazione dei depuratori, e punti fondamentali che ci porteranno al nuovo depuratore provinciale. Dal 2016 ad oggi abbiamo fatto molti passi in avanti per portare la gestione del servizio idrico ad un livello superiore, garantendo trasparenza, innovazione e serietà al nostro operato. Continueremo a farlo, con il solo scopo di salvaguardare la nostra acqua e il nostro territorio, a favore di tutti coloro che lo vivono e lo fruiscono.