Intrattenere relazioni con i clienti (o potenziali tali) è una parte fondamentale del lavoro di chi si occupa delle vendite e della clientela di un’azienda: l’obiettivo è quello di creare e mantenere un rapporto di fiducia che possa generare un circolo virtuoso, positivo sia per te che per il cliente.
Come fare per guadagnare la fiducia dei tuoi clienti e renderli fedeli?
Una delle strategie più efficaci per fare questo è il nurturing.
Che cos’è il nurturing?
Il nurturing, dall’inglese “nutrire”, è un insieme di attività finalizzate a coltivare e rafforzare nel tempo le relazioni con i clienti: la condivisione di contenuti rilevanti personalizzati sui loro interessi ne è un esempio.
Queste attività non si limitano al solo processo di vendita, continuano nel tempo: sono un processo continuo, che pone attenzione alle esigenze del cliente.
Il nurturing non è semplicemente una strategia di marketing a breve termine, ma è un investimento a lungo termine nella relazione con il cliente.
Perché è importante garantire attenzioni al cliente?
Creare una relazione che vada oltre il momento dell’acquisto significa costruire valore e affrontare insieme al cliente un percorso di crescita reciproco, generando opportunità.
Inoltre, fare nurturing ti permette di:
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- costruire fiducia e lealtà, che sono la base delle relazioni di successo. Permettono al cliente di percepirti come un alleato incoraggiando la sua fedeltà.
- Aumentare la conoscenza del cliente, ad esempio condividendo articoli di settore o casi studio di successo, affinché possa comprendere meglio tanto il tuo lavoro quanto le tendenze del mercato e prendere decisioni consapevoli.
- Promuovere una collaborazione continua. Un cliente è coinvolto quando è ben informato e ha fiducia in te: la collaborazione diventa più stretta e si lavora per obiettivi comuni.
- Aumentare l’autorevolezza. Fornire informazioni sulle tendenze di settore dimostra che sei aggiornato e informato, e che tieni al progetto tanto quanto lui.
Anche i dati non mentono, come riporta We Are Marketing: grazie al nurturing si può ottenere fino al 50% in più di potenziali clienti qualificati ad un costo di acquisizione inferiore del 33% (fonte: Forrester Research). Questi, poi, generano in media il 20% in più di opportunità di acquisto rispetto ai potenziali clienti non “nutriti” (fonte: DemandGen Report).
In un mondo in cui la concorrenza è feroce, il nurturing può fare la differenza tra un cliente occasionale e un partner a lungo termine.
“Non ho tempo”: come integrare (facilmente) il nurturing nel tuo lavoro
Integrare le pratiche di nurturing nel lavoro quotidiano potrebbe sembrare una perdita di tempo prezioso: in realtà ci sono diversi livelli e modalità per farlo che variano per canali, frequenza, strumenti… puoi decidere quali usare in base ai tuoi piani e al tempo a disposizione.
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- Livello base: è la tua sensibilità personale che ti guida nella ricerca di argomenti interessanti per il cliente fino a condividerli con lui tramite messaggio, e-mail, incontri, ecc.
- Livello medio: chiedi il supporto del team di marketing che, profilando gli utenti per interessi in un database, può aiutarti ad indirizzare i contenuti specifici su più canali:
- newsletter, su portale dedicato o su LinkedIn, anche in modo automatico. Questo è uno strumento che il target stesso può utilizzare per fare nurturing a sua volta, inoltrando il tuo messaggio internamente o alla propria rete;
- materiale specifico, fisico o digitale, che puoi diffondere puntualmente;
- segmenti analytics o sistemi di tracciamento, che portino l’utente a navigare in sezioni del tuo sito con interessi a lui cari;
- Livello evoluto: organizza eventi e progetti dedicati all’informazione di settore, come workshop e webinar. Permettono di intercettare potenziali clienti e sono efficaci per consolidare la tua relazione, fornire valore aggiunto e creare autorevolezza.
Automatizzare le pratiche di nurturing porta buoni frutti: il 37% dei professionisti del marketing rileva più clienti potenziali e di migliore qualità quando viene utilizzata l’automazione (fonte: Liana Technologies).
L’importante è iniziare
Il consiglio principale è uno solo: iniziare! Ovviamente è meglio partire da un approccio base.
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- Impara a conoscere i tuoi clienti, analizza cosa condividono sui social e intuisci i loro interessi professionali.
- Iscriviti a newsletter e consulta portali di settore per mantenerti informato, avere materiale da condividere e prendere spunto per creare materiale tuo.
- Inserisci argomenti, casi studio o aziende che il cliente reputa autorevoli nei tuoi contenuti di nurturing.
Una volta che hai preso confidenza con queste attività potrai coinvolgere il settore marketing della tua azienda e creare con loro una strategia più articolata.
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Appuntamento al prossimo articolo con Alleanza Digitale a cura di Creeo Studio.