LECCO – Non potevano desiderare un finale migliore i genitori della piccola Camilla, bambina nata prematura e con un’anomalia all’esofago, strappata alla morte grazie ad una delicata operazione chirurgica compiuta dai medici dell’Ospedale Manzoni di Lecco.
Il 28 aprile scorso, il parto e la triste scoperta dei medici, allarmati per alcuni sintomi manifestati dalla piccola: atresia esofagea, questa la malformazione emersa dalle radiografie effettuate dai sanitari che hanno subito provveduto a ricoverare la neonata nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale.
In pratica, l’esofago della bambina si presentava interrotto, come a “vicolo cieco” e separato dal moncone distale. Questo tipo di malformazione colpisce in media un bimbo ogni 3300 nati; a Lecco si verificano circa 4 casi ogni anno.
L’intervento chirurgico compiuto su Camilla, però, si è dimostrato delicatissimo vista la prematurità della nascita (alla trentesima settimana) e il peso della piccola, di soli 920 grammi. A condurre l’operazione è stato il primario di Chirurgia Pediatrica, il dott. Marco Bernardi: “L’intervento è stato particolarmente significativo perché la neonata era gravemente pretermine e di peso estremamente basso alla nascita. E’ stata la più piccola paziente che abbia mai operato per un’atresia dell’esofago”. Una curiosa coincidenza ha voluto che la nascita di Camilla e la conseguente operazione chirurgica coincidessero con il 60esimo compleanno del dott. Bernardi, ora felice di poter legare la sua personale ricorrenza alla piccola vita salvata.
Il difficile percorso per Camilla è proseguito dopo l’intervento, di nuovo nel reparto di terapia intensiva neonatale, dove fortunatamente non si sono verificate ulteriori problematiche, come confermato dal primario del reparto, il dott. Roberto Bellù: “Il decorso post-operatorio non ha presentato grosse complicanze, tanto che la bambina è stata dimessa in tempi ragionevoli”.
A fine luglio, Camilla è tornata tra le braccia di mamma Mariolina e papà Matteo C., con i quali ha finalmente raggiunto la propria casa di Inverigo.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Mauro Lovisari, ha espresso la propria soddisfazione per la serena conclusione della vicenda, sottolineando all’ottimo lavoro di squadra di medici e personale sanitario. Con lui hanno plaudito all’esito anche il direttore sanitario Patrizia Monti, il direttore amministrativo Roberto Pinardi e il direttore del dipartimento Materno Infantile, il dott. Rinaldo Zanini.
Non potevano certo nascondere la propria felicità i genitori di Camilla: “Ringraziamo i medici per quanto hanno saputo fare – ha dichiarato il padre – non solo la professionalità che hanno dimostrato, ma anche per l’umanità con cui si sono rapportati a noi in questo difficile momento”.