LECCO – Stanchi di gironzolare da uno sportello all’altro per ricevere le informazioni che cercate? L’Asl di Lecco vi viene in soccorso con un nuovo portale informatico, realizzato in sinergia con diversi operatori sociali, come i sindacati, i farmacisti e i sindaci del territorio. “Più”, ovvero “Punto Informativo Unico”, è il nome di questo servizio, che raccoglie dati e informazioni di carattere socio-sanitario in un unico sistema, per metterli a disposizione del cittadino. In pratica si tratta di un sito internet che permetterà agli sportellisti dell’Asl, ai farmacisti, ai sindacati e agli impiegati comunali, di rendere all’utente le informazioni che gli occorrono, senza il bisogno che quest’ultimo si debba rivolgere ad uffici o ad enti differenti.
La novità è stata presentata in mattinata, alla sede Asl di corso Carlo Alberto, e come ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Marco Votta, “è stata realizzata a misura di cittadino, per fornire lui un operatore a cui rivolgersi e fruire di tutte le informazioni a lui necessarie”.
Al momento, in provincia, sono 293 i profili autorizzati rendere tale servizio, ma l’obbiettivo dell’Asl è estendere il più possibile tali competenze. “Si tratta di uno strumento comune a tutti i soggetti interessati. Quella che si viene a creare non è una sovrastruttura – ha precisato il direttore Massimo Giupponi – ma una rete capillare che coinvolgerà i luoghi già abitualmente frequentati dai potenziali utenti: non ci saranno infatti degli sportelli appositi, bensì sarà lo stesso farmacista, sindacato o dipendente comunale a rendere questo servizio al cittadino, accedendo al portale direttamente dal proprio computer”.
La sinergia tra i differenti attori sociali riuniti nel progetto è resa ancor più evidente della presenza in conferenza stampa del segretario generale di Spi Cgil Lecco, Sergio Pomari, del presidente di Federfarma Lecco, Andrea Braguti, e del presidente della conferenza dei sindaci lecchesi, Guido Agostoni.
L’iniziativa lecchese, preceduta solo da Bergamo in tutta Italia, ha ricevuto la “benedizione” di Regione Lombardia e dell’assessore alla Famiglia, Giulio Boscagli: “E’ un progetto che risponde sopratutto alle esigenze delle fasce deboli della popolazione. Un’idea che va sviluppata e coordinata anche nelle altre province”.
L’Asl di Lecco tiene comunque a precisare che questi punti informativi hanno solo competenza nel dare informazioni e non nell’erogare altri tipi di servizi, come il pagamento di prestazioni sanitarie o la prenotazione di visite mediche.