RUBRICA – Voglio farvi conoscere uno degli scacchi matti più famosi della storia degli scacchi. Siamo a Parigi nel 1750 al famoso café de la Regènce e due giocatori si sfidano in una partita a scacchi che diventerà immortale. La partita vede di fronte Kermour Sire de Légal con il bianco e il Cavaliere de Saint-Brie con il nero. La partita inizia così:
1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 d6 4. Cc3 Ag4 A questo punto Légal gioca una mossa sorprendente 5. Cxe5!
Lasciando la sua Regina in presa dell’avversario che senza esitazione la cattura convinto di guadagnare così il pezzo più forte della scacchiera ma un’amara sorpresa lo attende: dopo 5…Axd1 6. Axf7+ Re7 7. Cd5 e il nero riceve lo scacco matto!.
Il sacrificio della Regina ha portato al matto, ma questo è dovuto alla golosità del nero che non ha saputo resistere alla tentazione di prendere il pezzo più prestigioso. Gli sarebbe bastato riprendere il Cavallo con il proprio Cavallo in c6 che la partita avrebbe avuto un esito diverso.
Ma più di un secolo dopo l’eco di questa partita non si era spento ed era ancora notevole tanto che un italiano tale Luigi Guglielmo conte di Cambray-Digny frequentatore dei salotti scacchistici di Firenze compose un sonetto in suo onore:
Scacchisti, udite! Un’immortal tenzone
in brevi tratti il verso mio dipinge:
inoltra il Re dei Bianchi il suo Pedone, 1. e4
quel del Re nero contro a lui si stringe. 1. e5
L’assalta un Cavalier, ma gli si oppone 2. Cf3
quel della Donna e i colpi suoi respinge. 2. Cc6
Alla quarta d’Alfier l’Alfier si pone, 3. Ac4
La Donna il suo Pedon d’un passo spinge. 3. d6
L’altro Cavallo accorre: al primo è sopra 4. Cc3
l’Alfiere e il preme. Egli il Pedone uccide, 4. Ag4
benché al nemico acciar la Donna scopra. 5. Cxe5
Ed essa muor, ma non indarno. In fallo 5. Axd1
cadde il duce dei Neri: ei non previde 6. Axf7+ Re7
scacco d’Alfiere e matto di Cavallo. 7. Cd5#
Kermour Sire de Légal oltre che essere diventato noto per questo scacco matto fu uno dei migliori giocatori che frequentavano il Café de la Regènce a Parigi, ritrovo di scacchisti e personaggi famosi dell’Illuminismo quali Voltaire, Rousseau e Benjamin Franklin, lì istruì anche un suo allievo che divenne il più forte giocatore del diciottesimo secolo tale Francois Andrè Duncan Philidor.
Ma questa è un altra storia e ve la racconterò un’altra volta.
Nando Franceschetti
Delegato Coni Federazione Scacchistica Italiana(FSI) per la provincia di Lecco
Istruttore Federale di scacchi
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