Figlia senza prof. di sostegno: padre si incatena alla scuola

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CALOLZIO – Un gesto simbolico quanto estremo: incatenarsi davanti alla scuola frequentata dalla figlia il giorno dell’inizio del nuovo anno scolastico.

E’ la protesta di Elio Canino che lunedì mattina si è legato con una catena all’ingresso delle scuole elementari Pascoli di Calolzio per la mancanza dell’insegnante di sostegno per la piccola Giada, la propria bimba affetta da disabilità.

Striscioni contro la “Buona scuola”, la riforma varata dal governo Renzi, hanno fatto da sfondo alla protesta del genitore.

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Canino ha trovato l’appoggio dell’ex sindaco di Calolzio, oggi senatore della Lega, Paolo Arrigoni: “Elio, che ha intrapreso una battaglia forte e civile per rivendicare il diritto all’istruzione per chi ha bisogni davvero speciali, con questo gesto eclatante è testimone di centinaia di genitori di tutta Italia che vivono lo stesso problema. Stamane gli ho portato la mia solidarietà e porterò il Suo caso in Parlamento. Questo è un altro motivo per certificare che la riforma di Renzi aldiĺà delle chiacchere non è ‪ ‎BuonaScuola‬!”

Nel frattempo il provveditore scolastico Luca Volonté ha fatto sapere che la piccola Giada avrà il suo insegnante si sostegno (vedi articolo) attraverso una supplenza ma la protesta di Canino proseguirà, spiega, per testimoniare un problema che riguarda centinaia di famiglie italiane con figli diversamente abili rimasti senza docente di sostegno. In mattinata anche l’attuale sindaco di Calolzio, Cesare Valsecchi, ha fatto visita al genitore.

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