“Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono” in mostra fino al 5 maggio
L’esposizione è organizzata dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e dalla Fondazione Lavello
CALOLZIOCORTE – E’ stata inaugurata ieri, sabato, la mostra itinerante “Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono”. La mostra sarà visitabile fino al 5 maggio, con visite guidate ad hoc e percorsi per le scuole, presso il monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte.
Spine, peli, odori, dolcezza, veleni, calore, rotondità, sinuosità polposità, inganno, cooperazione: le piante hanno evoluto sistemi affascinanti per sedurre coloro di cui hanno bisogno o per respingere i potenziali nemici. Tutto in silenzio… ai fini della sopravvivenza e della riproduzione.
Una mostra dedicata alle piante dal punto di vista delle piante
L’esposizione racconta alcuni dei complessi meccanismi messi in atto nel mondo vegetale a fini riproduttivi e di sopravvivenza attraverso una visione fitocentrica, ossia al di fuori della relazione con l’uomo. Questo consente al visitatore di avvicinarsi alle piante considerandole come esseri viventi, lasciando da parte per un momento il più consueto approccio utilitaristico o produttivo.
Il tema è complesso, affascinante e per alcuni aspetti particolarmente attuale. Forme, Colori, Odori, Sapori, Veleni, Inganno, Cooperazione, Il Tramonto della Seduzione, La Seduzione del Tramonto, Tutto è Relativo, La Ricerca Scientifica – sono i titoli degli exhibit che raccontano storie, propongono citazioni non botaniche e articoli scientifici, espongono materiali vegetali e reperti per raggiungere ogni tipo di pubblico.
Dalla conoscenza e dalla conservazione delle piante e delle relazioni che esse instaurano con l’ambiente e con gli altri organismi viventi, derivano e deriveranno opportunità irrinunciabili per garantire un futuro al nostro pianeta. La mostra vuole essere un contributo a diffondere una parte della conoscenza del mondo vegetale, invitando i visitatori a scoprire inaspettate relazioni.
La mostra è organizzata dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e dalla Fondazione Monastero del Lavello con la collaborazione di Ersaf Lombardia e dell’Ecomuseo della Valle San Martino.