Tre ingressi separati, distanziamento, webcam: il piano anti covid della scuola calolziese
Un’estate di super lavoro: “Siamo sereni, la salute di tutti è stata la nostra prima preoccupazione”
CALOLZIOCORTE – A una settimana dall’inizio di un anno scolastico delicato, l’istituto superiore Lorenzo Rota di Calolziocorte è pronto a partire in totale sicurezza. Con largo anticipo, infatti, è stato predisposto tutto ciò che serve per permettere agli 820 alunni iscritti di affrontare un ritorno a scuola in piena serenità.
Un lavoro ingente che, sotto la guida del dirigente scolastico dottor Maurizio Canfora, vede impegnati professori e personale scolastico già da parecchie settimane. La dirigenza non si è fermata nemmeno un giorno per studiare nei minimi particolari un vero e proprio piano di rientro a scuola volto a garantire una frequentazione delle lezioni in sicurezza.
Delle 37 classi presenti nell’intero istituto, 11 frequenteranno le lezioni interamente in presenza perché composte da un numero di alunni inferiori a 18. Il resto seguiranno una didattica integrata in presenza e on-line.
“Abbiamo suddiviso ogni classe in 3 gruppi. Ogni settimana, a rotazione, due dei tre gruppi frequenteranno lezioni in presenza, il terzo si collegherà da casa – spiega il vice preside professor Daniele Oliverio -. Grazie alla donazione di un imprenditore abbiamo inserito in 27 aule un sistema di webcam che seguono i movimenti dell’insegnante con microfoni panoramici. Gli alunni, di fatto, possono seguire da casa come se fossero a scuola: ad esempio se entra un collaboratore scolastico per una comunicazione il ragazzo la sente perfettamente, o ancora ha la possibilità di zoomare per vedere meglio la lavagna. Chi è a casa fa parte del gruppo classe al 100%. Da segnalare che, nella formazione dei tre gruppi, il dirigente Canfora ha pensato di adottare un criterio che contempla la residenza degli alunni in modo da incidere positivamente anche sulla capienza ridotta dei mezzi di trasporto scolastico”.
Basta fare un giro in una delle aule per capire che nulla è stato lasciato al caso anzi, all’istituto Rota si è cercato di prevedere tutte le possibili criticità: “In accordo con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione siamo riusciti ad aumentare la distanza bocca-bocca tra gli studente a 1,60 metri (le linee guida la indicano in 1 metro) – continua il vice preside -. Questo ci consente di aumentare la sicurezza non solo rispetto al covid ma anche in caso di evacuazione. Aumentata rispetto alla normativa anche la distanza della cattedra dagli alunni (che supera i 3 metri), in modo che il professore abbia la possibilità di spostarsi tra cattedra e lavagna in totale serenità”.
Se le modifiche strutturali sono state tutto sommato minime (ottima comunque la collaborazione con la Provincia), ingente è stato il lavoro di pianificazione: “Abbiamo creato tre diversi ingressi e relative uscite con segnaletica orizzontale. Gli studenti dovranno seguire tre percorsi completamente indipendenti: il percorso rosso per raggiungere le classi al piano terra, il blu per le classi al primo piano e il giallo per quelle nel seminterrato. Ricordo anche che la normativa prevede che i ragazzi misurino la febbre prima di raggiungere la scuola ma, se dovesse servire, sempre grazie alla donazione di un imprenditore, possiamo contare su tre termo scanner, uno per ogni entrata, per rilevare la temperatura a distanza, esattamente come avviene negli aeroporti”.
Questa ottimizzazione consentirà di avere giornalmente il 71% degli alunni a scuola e il 29% a casa: “La percentuale di alunni a scuola sarà incrementata non appena arriveranno i 160 banchi innovativi (quelli con le rotelle, ndr) che abbiamo già ordinato. Avendo una larghezza di 50 centimetri (20 centimetri in meno rispetto a quelli tradizionali) avremo la possibilità di mettere in 5 classi 21/22 banchi, salendo così a 16 classi che frequenteranno completamente in presenza (75% di alunni a scuola)”.
Non è stato un lavoro semplice, ma studenti, docenti, personale scolastico e famiglie oggi possono stare tranquilli: “Il dirigente ha messo in campo tutta la sua esperienza maturata nel mondo della scuola per garantire una ripartenza sicura. Non ci siamo fermati un attimo e la presenza del dottor Canfora, insieme all’impegno di docenti e personale scolastico, è stata fondamentale per consentirci di guardare con estrema serenità all’inizio della scuola. I corsi di recupero di questi giorni hanno rappresentato un ottimo banco di prova. Tutto è andato benissimo, i ragazzi hanno recepito la nuova situazione con grande maturità e, ciò che più conta, ora hanno una gran voglia di ricominciare”.