Via le barriere architettoniche, il primo tratto di via F.lli Calvi cambierà volto

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Il tratto di via F.lli Calvi dove è in progetto l'intervento più importante

Un primo passo per una città inclusiva e più vivibile

Il consigliere Pamela Maggi: “Un progetto pilota e un punto di inizio importante”

CALOLZIOCORTE – Una città a misura di diversamente abile è una città migliore per tutti. Parte da qui il lungo inter curato dal consigliere Pamela Maggi che porterà lunedì prossimo all’avvio dei lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche con la riqualificazione stradale e dei marciapiedi. I lavori interesseranno un tratto di marciapiede di corso Europa, un tratto di marciapiede di largo Garibaldi e via F.lli Calvi fino all’intersezione con via Montello, proprio nel cuore di Calolziocorte.

“Con questo intervento andremo a uniformare totalmente i marciapiedi abbattendo le barriere architettoniche – ha spiegato Pamela Maggi -. L’intervento di maggior impatto riguarderà via F.lli Calvi dove andremo a sistemare la prima parte. Proprio all’incrocio con largo Garibaldi allargheremo il marciapiede rendendolo più fruibile. Sul resto della via, fino all’incrocio con via Montello, creeremo tre rialzi con l’attraversamento pedonale in quota favorendo nel contempo il rallentamento delle auto. Sul lato destro della via verrà collocata una banda per ipovedenti che si estenderà fino alla farmacia Fioretta. Infine verrà creata una leggera curvatura della strada sempre per costringere le auto a rallentare ulteriormente”.

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La bozza del progetto che coinvolgerà il marciapiede di un tratto di corso Europa e largo Garibaldi, e il primo tratto di via F.lli Calvi

Tutto il marciapiede sarà riqualificato a misura di diversamente abile fino alla porzione su cui si affaccia il parrucchiere Adele&Gigi, nel primo tratto di corso Europa. Sul lato opposto di via Calvi, dopo l’entrata del parcheggio del sottopiazza, verrà sistemata quella piccola rientranza davanti all’edicola oggi usata dal bar come spazio esterno. Il percorso per arrivare fin qui non è stato semplice, tante le difficoltà tecniche da affrontare per realizzare un progetto che potesse costituire un primo passo verso l’abbattimento delle barriere architettoniche in città e nel contempo fosse un intervento “modello” per eventuali progetti futuri.

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“Siamo partiti dall’analisi dal Piano di Abbattimento delle Barriere Architettoniche (Peba) che a Calolzio c’era già ed era ben fatto. Poi abbiamo cercato di analizzare quali arterie cittadine avessero maggior urgenza di intervento e, compatibilmente con le risorse a disposizione, abbiamo individuato questa porzione del centro cittadino perché abbiamo visto che quel tratto di via F.lli Calvi è molto frequentato anche dalle persone che a piedi giungono da Corte e Foppenico. L’intervento, non si rivolge solamente alle persone disabili, ma a tutti i cittadini di Calolzio perché dove passa agevolmente una carrozzina, passa anche una mamma con il passeggino, un anziano col bastone o semplicemente una persona con un carrellino per fare la spesa”.

Il consigliere Pamela Maggi
Il consigliere Pamela Maggi

E poi c’è la questione puramente estetica con la riqualificazione di un pezzo del centro cittadino: “Le problematiche sono state tante, a partire dall’analisi della situazione esistente. Il lavoro di progettazione è stato affidato a uno studio di Bergamo con parecchia esperienza in questo tipo di interventi – ha continuato il consigliere Maggi -. Lunedì inizia la cantierizzazione, l’impresa ha garantito il passaggio e l’accesso a tutte le attività commerciali e ai residenti cercando di arrecare i minori disagi possibili”.

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Pamela Maggi, che di professione è architetto, non nasconde la sua soddisfazione per un progetto in cui ha creduto fin dall’inizio del suo mandato: “Già il fatto che un’amministrazione comunale dia una delega per l’abbattimento delle barriere architettoniche non è scontato e per questo ringrazio il sindaco Marco Ghezzi – ha detto Maggi -. Purtroppo abbiamo avuto questo anno e mezzo di rallentamento a causa del covid, ma la cosa importante è che si parta e questo progetto venga realizzato. A breve partirà un altro progetto pilota per l’abbattimento delle barriere architettoniche sul viale centrale del cimitero maggiore. Non vedo l’ora di vedere sul campo come funzioneranno. Non voglio sbilanciarmi perché le variabili sono molte, a partire dalle risorse, ma siamo sempre in ascolto dei cittadini per valutare richieste e suggerimenti per eventuali interventi futuri qualora ci fosse la possibilità”.