Cernusco, retromarcia sull’Ardegardo: ordine del giorno e flash mob per dire no ai bitumi

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Flash mob giovedì del coordinamento No bitumi prima dell’inizio del consiglio comunale di Cernusco

La maggioranza ha accolto le perplessità emerse durante l’audizione di alcune settimane fa: “Estenderemo il no bitumi a tutto il territorio comunale”

 

CERNUSCO – Un foglio bianco con una scritta tanto semplice quanto incisiva: no bitume. Sono stati numerosi i cittadini – circa una settantina – che ieri sera, giovedì, si sono ritrovati davanti alla sede municipale per ribadire la propria contrarietà all’insediamento di un’attività produttiva per la produzione di calcestruzzo e bitumi nell’area Andegardo. Riuniti nel coordinamento No bitumi, nato dalla collaborazione tra comitato La Vittoria del Parco, Comitato ambiente civico e comitato ambiente della frazione di Brugarolo Cotab, i cittadini hanno dato vita a un silenzioso flash mob prima dell’inizio del consiglio comunale, convocato alle 20.30.

In discussione, al primo punto, figurava l’ordine del giorno del gruppo di maggioranza Insieme per Cernusco relativo all’atto di indirizzo alla Giunta comunale in merito all’adozione di procedure per sancire la non ammissibilità di attività di produzione conglomerati bituminosi sull’intero territorio comunale. “Siamo qui per supportare, con la nostra presenza, questo ordine del giorno. Vogliamo che il Comune vada fino in fondo attivando la procedura di variante alla variante del Pgt in modo da rendere impossibile quanto previsto nell’ambito di trasformazione della zona al confine con Merate. La salute è un bene prezioso e fondamentale e noi siamo qui a ribadirlo” hanno spiegato alcuni manifestanti che sono rimasti nel cortile del Municipio ad ascoltare tutta la discussione dell’ordine del giorno, approfittando della scelta del sindaco Giovanna De Capitani di aprire le finestre della sala consiliare (chiusa al pubblico per via delle misure di contenimento anti covid) permettendo così di seguire (anche se a fatica) la discussione.

 

Alcuni comitati cittadini si erano già mossi durante la procedura di approvazione della variante al Pgt chiedendo all’amministrazione comunale, supportati anche dalle consulte, di non prevedere la possibilità di un inserimento di un’attività produttiva di produzione di bitumi. Anche l’Ats si era espressa contro, ma la maggioranza aveva tirato dritto ritenendo di porre ulteriori paletti qualora la proprietà avesse presentato un piano attuativo. Una scelta che la sindaca ha spiegato di nuovo ieri sera durante l’illustrazione dell’atto di indirizzo, spiegando di aver optato poi per questo cambiamento di rotta dopo aver ascoltato in audizione i rappresentanti dei comitati cittadini, gli amministratori di Osnago e Merate, il presidente del Parco del Curone.

“Con questo ordine del giorno andiamo addirittura oltre – ha aggiunto – visto che vietiamo l’insediamento di attività di produzione di conglomerati bituminosi su tutto il territorio comunale. Un atto di indirizzo che intendiamo sottoporre e proporre anche ai Comuni limitrofi che si sono interessati di questa vicenda”. L’amministrazione darà ora mandato ai tecnici di individuare l’iter più corretto per modificare quanto previsto dalla variante: potrebbe essere la famosa variante della variante richiesta anche in audizione dai comitati cittadini oppure una correzione della scheda tecnica. Ma la decisione politica è stata presa, tanto che al termine della discussione il sindaco ha chiesto un applauso ai manifestanti in piazza, sottolineando di aver accolto e sposato le loro richieste.

“Sia chiaro, non è che qui si fosse favorevoli al bitume, ma volevamo analizzare l’eventuale proposta industriale entrando nel merito dei vincoli e dei divieti in sede di piano attuativo. Accogliendo però le richieste dei comitati, siamo qui oggi per dire no ai bitumi su tutto il territorio comunale. Ricordo e sottolineo che l’ambito di trasformazione si prefiggeva l’obiettivo di trovare un modo per far riqualificare quell’area che comunque andrà bonificata”.

Entrambi i gruppi di minoranza, a cui l’ordine del giorno era stato anticipato lunedì nella riunione dei capigruppo, hanno approvato l’atto di indirizzo, chiedendo di inoltrarlo, per conoscenza, anche all’Ats. Un’unità di intenti che ha lasciato spazio a qualche critica politica. Gennaro Toto, capogruppo di Identità Futuro Nostro Cernusco, ha parlato di una “clamorosa retromarcia che ci rende soddisfatti. Dobbiamo imparare ad ascoltare il parere dei cittadini”. Poi le frecciatine prima al consigliere delegato all’Urbanistica Luigi Oldani e poi all’assessore all’Ambiente Roberta Cereda. “Uno, in sede di approvazione della variante, aveva parlato del miglior Pgt per Cernusco. L’altro invece, pur occupandosi di ambiente ed ecologia, ha permesso di approvare una variante in contrasto con il parere dell’Ats”.

Salvatore Krassowski di Cernusco Bene Comune ha invece sottolineato la necessità di procedere uniti per un obiettivo comune. “Non è il momento della strumentalizzazione o della critica politica, questo è il momento dell’autocritica. Mi permetto di rivolgere due appelli: dare mandato velocemente, supportati dal parere del consiglio comunale e dei cittadini agli urbanisti per rivedere lo strumento del Pgt e ai Comuni limitrofi per confrontarsi on questa volontà politica di Cernusco di dire no ai bitumi in tutto il territorio.

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