Coronavirus. Fase 2: ecco chi riapre e cosa si potrà fare da lunedì 18 Maggio

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Approvato nella notte il decreto legge che regolerà le ulteriori aperture delle attività

Da lunedì non servirà più l’autocertificazione per spostarsi. Si potranno raggiungere le seconde case se sono nella Regione di residenza

LECCO – E’ stato approvato nella notte, al termine di una lunghissima seduta del Consiglio dei Ministri, il decreto legge che regolerà le ulteriori aperture delle attività previsto lunedì 18 maggio. Nel corso della giornata di ieri, venerdì 15 maggio, Governo e Regioni si sono confrontati sul percorso da seguire: al centro della discussione i protocolli Inail ritenuti dalle Regioni ‘troppo limitanti’ soprattutto per le attività legate alla ristorazione.

Alla fine, l’accordo è stato trovato sulla base delle proposte avanzate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: il decreto del Governo per le riaperture del 18 maggio, di fatto, rinvia alle linee di indirizzo stabilite dalle Regioni. In pratica, il premier Conte ha dato la possibilità alle Regioni di stendere un proprio piano per organizzare la ripartenza delle attività, pur sempre sotto il controllo del Governo. Il protocollo siglato dalla Conferenza delle Regioni ‘alleggerisce’ quanto previsto dall’Inail: nei bar e nei ristoranti, ad esempio, la distanza tra i tavoli non sarà più di due metri, ma di uno.

Dunque da lunedì 18 maggio riapriranno, anche in Lombardia (lo aveva annunciato venerdì sera il Presidente Attilio Fontana) bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri. La parola d’ordine, in vista delle riaperture, resta distanza: fondamentale sarà mantenere il distanziamento sociale (1 metro), così come utilizzare la mascherina e lavarsi frequentemente le mani. Nei luoghi pubblici è prevista la misurazione della temperatura, chiunque abbia febbre a partire da 37,5° dovrà rimanere a casa. Se l’indice del contagio continuerà a scendere le misure potranno essere allentate, contrariamente il Governo potrà intervenire con un nuovo lockdown, creando se necessario zone rosse per contenere eventuali focolai.

Novità anche sugli spostamenti: da lunedì 18 maggio, infatti, non servirà più l’autocertificazione per spostarsi all’interno della propria regione e si potranno raggiungere le seconde case (all’interno della Regione di residenza). Lo spostamento tra Regioni resta invece vietato, salvo comprovati motivi di necessità,  fino al 2 giugno. E’ confermato l’obbligo di stare a casa per soggetti in quarantena risultati positivi al Coronavirus. Oltre ai congiunti, infine, si potrà tornare a vedere gli amici ma gli assembramenti restano vietati, sia in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Per chi viola la legge è prevista una sanzione da 400 a 3mila euro.

Ecco alcune delle linee guida per le attività indicate dalle Regioni (QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE). E’ atteso in giornata il decreto ufficiale così come l’ordinanza di Regione Lombardia.

Ristorazione

  • L’accesso ai ristoranti con posti a sedere deve avvenire sempre tramite prenotazione, all’interno non possono essere presenti più clienti di quanti siano i posti a sedere
  • Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere l’ingresso è consentito in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti.
  • I tavoli devono essere disposti in modo che le sedue garantiscano il distanziamento di almeno 1 metro tra i clienti (eccetto le persone non soggette al distanziamento interpersonale, es: conviventi)
  • i buffet sono vietati
  • il personale deve servire indossando la mascherina, così come i clienti, quando non sono seduti al tavolo

Strutture ricettive

  • In tutte le aree comuni delle strutture ricettive dovrà essere garantito il distanziamento personale di almeno un metro e favorita la differenziazione dei percorsi all’interno (ingresso e uscita)
  • Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, in particolare modo quelli di uso comune
  • Favorire il pagamento elettronico e dove possibile procedure automatizzate per il check in/check out

Servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti)

  • Gli spazi, per quanto possibile, dovranno essere riorganizzati per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra le postazioni di lavoro e i clienti
  • Dove possibile l’area di lavoro può essere delimitata da barriere fisiche
  • Obbligatorio l’uso della mascherina. Per i servizi di estetica, nel caso di prestazioni che richiedano distanza ravvicinata (es. pulizia del viso) l’operatore dovrà indossare visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola

Negozi

  • I clienti e i commessi devono sempre indossare la mascherina
  • L’accesso dovrà essere regolato in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti
  • Per i negozi di abbigliamento, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare per scegliere la merce

Mercati

Da lunedì 18 maggio riaprono anche i mercati non alimentari. Sono i Comuni a regolamentare lo svolgimento degli stessi, tenendo presenti alcune linee guida:

  • Gli accessi dovranno essere scaglionati, differenziando dove possibile ingresso e uscita
  • Clienti e operatori dovranno avere mascherina e guanti di protezione
  • Andrà mantenuto il distanziamento tra i banchi e le persone

Piscine

  • Permane il divieto di manifestazione, feste intrattenimenti
  • Per l’accesso agli impianti dovrà essere privilegiata la prenotazione
  • Negli spogliatoi e nelle docce dovrà essere assicurata la distanza di almeno 1 metro
  • La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno 7 mq di superfice di calpestio a persona. In vasca, la densità di affollamento è calcolata con un indice di 7mq di superficie d’acqua a persona.

Palestre

  • Obbligo di mantenere almeno 1 metro di distanza tra le persone mentre non svolgono attività fisica, 2 metri durante l’attività fisica
  • Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere utilizzati