Il dg Favini smentisce voci di chiusura del Pronto Soccorso di Merate
Bando per tre nuovi dirigenti medici, ortopedia e traumatologia H24
MERATE – Una conferenza stampa per dire che l’ospedale di Merate non subirà tagli al servizio, al contrario, l’organico avrà nuovi innesti con l’obiettivo di vedersi riconosciuto dalla Regione il titolo di Dipartimento di Emergenza di primo livello.
Nello specifico, in adozione alla delibera regionale (10.46 dicembre 2018), l’ASST di Lecco ha deciso di pubblicare il bando di mobilità per l’incarico a tempo indeterminato per tre dirigenti medici di ortopedia e traumatologia da destinare al presidio di Merate.
“Questo – ha annunciato il direttore generale Paolo Favini – ci consentirà di garantire un presidio 24 ore su 24 di ortopedia e traumatologia che è uno dei requisiti per ottenere la certificazione di DEA di primo livello per il Mandic”.
Se la procedura di mobilità non avrà successo, ha aggiunto il dg Favini, sarà indiretto un concorso pubblico per arrivare all’assunzione delle tre figure ricercate.
“E’ un chiaro segnale che questa direzione strategica vuole dare – ha sottolineato ancora Favini – vogliamo rafforzare il presidio di Merate” dove oggi lavorano 8+1 ‘urgentisti’ e due medici per i codici minori (codici verdi e codici bianchi).
“Non sono non si vuole chiudere il Pronto Soccorso del Mandic, ma vogliamo che diventi un dipartimento d’emergenza di primo livello” ha ribadito il direttore sanitario Vito Corrao.
Nel frattempo si è concluso un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di due medici ‘urgentisti’, che non ha però riscosso grande successo: sui 17 iscritti, solo 2 si sono presentati.
L’eventuale concorso che si andrebbe ad aprire in caso di fallimento della procedura di mobilità potrebbe essere utile anche al presidio di Lecco, classificato come DEA di 2° livello. “Sono 12 i medici in servizio al Pronto Soccorso del Manzoni e qualche difficoltà è presente – ha spiegato il direttore Corrao – a seguito di sostituzioni per maternità. Cercheremo ogni soluzione possibile per garantire il livello organizzativo”.