Anche Lecco ha festeggiato la giornata mondiale del tai chi e del qi gong

Tempo di lettura: 3 minuti

Sabato si è svolto una sessione al parco di villa Gomez

LECCO – Anche Lecco ha festeggiato la giornata mondiale del tai chi e del qi gong. Ieri mattina, sabato, nella splendida cornice del parco di villa Gomez, Anna Bonanomi e Cesare Piras, rispettivamente insegnanti di tai chi e di qi gong, hanno messo a disposizione le proprie competenze per permettere a neofiti e veterani di praticare insieme queste antiche “arti”.

Complice la bella giornata a dispetto delle previsioni, una trentina di persone hanno sperimentato i movimenti e l’energia del qi gong, la “ginnastica di lunga vita”; hanno imparato i primi movimenti di una “forma” di tai chi e assistito ad una dimostrazione marziale con la sciabola.

“Insegno in particolare Daoyin yanghsheng gong, la traduzione letterale indica un’arte, una ginnastica per muovere il corpo, tenderlo e guidare l’energia, per nutrire la vita – spiega Cesare Piras – Si tratta  di una disciplina che è nata negli anni ‘70 in Cina ad opera di un professore universitario che attraverso di essa ha risolto un suo problema di salute; attualmente c’è un dipartimentodove si insegna questa disciplina che è stata sviluppata anche all’interno di un ospedale; è stato ideato un sistema che si compone di oltre 100 esercizi in cui ogni esercizio è composto da otto delle figure che abbiamo appena praticato con le persone qui intervenute”.

Come ogni ultimo sabato di aprile ricorre la giornata mondiale del tai chi e del gi gong: “E’ nata quasi per caso negli Stati Uniti che poi ha avuto eco e risonanza e adesso viene festeggiata un pò in tutto il mondo – prosegue Piras – L’anno scorso e quello precedente è stata celebrata on line ma ovviamente non è la stessa cosa; finalmente quest’anno abbiamo potuto offrire la possibilità di praticare in presenza e festeggiare insieme la ricorrenza”.

Anna Bonanomi pratica il tai chi chuan da vent’anni e lo insegna da dieci; “il tai chi – racconta- è nato secoli fa come arte marziale ma nel corso del tempo la parte marziale è stata accantonata per dare più spazio a quella meditativa e salutistica; il tai chi si espirme attraverso le ‘forme’ che sono successioni di movimenti armoniosi che sembrano una poesia in movimento ma, come già ricordavo, dietro questi movimenti si celano applicazioni marziali cioè di difesa. Il tai chi che insegnamo oggi in Occidente ha più che altro una finalità legata al benessere fisico e mentale: allena la memoria, rilassa, migliora il sonno e l’umore, regolarizza circolazione e respiro, mantiene in forma muscoli e articolazioni;  a chi si fosse incuriosito e fosse interessato a sperimentare questa disciplina- conclude Anna  – ricordo che ogni sabato mattina offriamo presso il parco di Villa Gomez la possibilità di provare a praticare”.

Giovanna Samà