Aumentano le aggressioni dei cani: “Proprietari impreparati”

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cani
Foto di Adrienn Molnar da Pixabay

Nel 2023 sono stati 165 i morsi segnalati, il 70% avvenuti in ambito familiare

“Gli incidenti dovuti ad un rapporto non corretto con il proprio animale da compagnia”

LECCO – Cresce il numero di cani censiti nella nostra Provincia e crescono anche… i morsi. Il dato arriva da Ats Brianza: “I cani censiti in Provincia di Lecco sono circa 44 mila, negli ultimi anni c’è stato un incremento del 2-3% ogni anno – ha fatto sapere il dottor Dario Perego, Direttore Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale – nel 2023 sono state segnalate da Pronto Soccorso, Medici di Medicina Generale e veterinari 165 eventi di lesione da morsicatura di cui l’85% riguardando persone e nel 70% avvenuti in ambito familiare per un rapporto non corretto con i propri animali da compagnia“.

I dati nel grafico sono relativi al territorio di Ats Brianza (Monza + Lecco)

Un ‘allarme’ che non va ignorato: “Questi numeri dimostrano quanto sia importante saper convivere correttamente con il proprio cane – ha detto il dottor Perego – formazione e consapevolezza sono fondamentali“.

Il patentino ‘di buon cane e di buon cittadino’

Ats Brianza era presente la scorsa settimana all’inaugurazione del nuovo Dog Park realizzato a Belledo, in via Risorgimento, dal Comune di Lecco, spazio in cui sarà possibile frequentare il corso per il conseguimento del patentino CAE-1, un test ideato da Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) come certificazione di buona gestione e rapporto equilibrato tra il cane e il suo conduttore all’interno del contesto urbano. Un progetto voluto dal Comune in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Lecchese di Enci e che sarà offerto gratuitamente a tutti i residenti in città.

Un cane a terra durante il test per il Cae-1

Il corso prevede una parte di spiegazione sulle modalità di gestione del cane in ambiente urbano e quindi più test per verificare l’equilibrio tra cane e padrone, in particolare la gestione dell’animale in contesti di ordinaria quotidianità, come, ad esempio, il passaggio di una bici, di un passeggino, di un runner etc. Se il rapporto tra cane e padrone viene ritenuto adeguatamente preparato verrà sottoposto ad un’ulteriore verifica da parte di un esperto giudice Enci che rilascerà poi il patentino ‘di buon cane e di buon cittadino’, valido in tutta Italia. Il personale del Gruppo Cinofili Lecco sarà poi a disposizione per chiunque voglia migliorare le proprie abilità.

Un progetto importante, che vuole ribadire l’importanza del corretto rapporto tra cane e padrone per evitare spiacevoli incidenti, purtroppo sempre più comuni proprio per impreparazione di chi è chiamato a gestire ed educare il proprio amico a quattro zampe.

dog park belledo via risorgimento
Roberto Tavola

L’esperto: “Il cane ha una memoria di razza che non va ignorata”

Ne abbiamo parlato anche con Roberto Tavola, presidente del Gruppo Cinofili Lecco e giudice Enci di CAE-1: “Negli ultimi 20 anni la situazione è profondamente cambiata: un tempo avere il cane voleva dire che l’animale viveva principalmente in giardino per conto suo e non entrava nemmeno in casa. Oggi invece il cane è ‘urbano’, lo si porta in città a fare una passeggiata e questo lo metto a contatto con tanti stimoli e situazioni diverse, a tratti anomale, a partire dall’incontro con altri cani. Internet, poi, concorre a diffondere informazioni scorrette e potenzialmente pericolose: in rete ognuno si sente legittimato di dire la propria, a volte senza nessuna conoscenza. E purtroppo sempre più persone decidono di prendere un cane basandosi su queste informazioni marginali, ignorando che ogni animale ha una memoria di razza, quell’insieme di caratteristiche, abilità e attitudini che determina il comportamento del cane in diversi contesti. Ogni razza è nata e selezionata per un tipo di lavoro specifico. Non si può prendere un cane da pastore proveniente dall’angolo più remoto del mondo e pretendere di ricontestualizzarlo cancellando 100 e passa anni di memoria di razza”.

Tavola ha insistito molto su questo concetto: “Alcune razze sono nate per il combattimento, ad esempio il pitbull. Questo tipo di cane, per la memoria di razza, ha un sistema mentale e di movimento diverso da quelli di un cane normale e manifesta meccanismi che potrebbero essere aggressivi senza preavviso, difficili da leggere. E’ pertanto fondamentale che il proprietario sia sensibile e adatti il suo sistema comunicativo al sistema cognitivo del cane”.

No all’antropomorfizzazione del cane

L’antropormofizzazione dell’animale, ovvero attribuire al cane caratteristiche umane (banalmente anche il pensare che parli come l’uomo) è un problema per Tavola perché, contrariamente a quello che si pensa, non da sicurezza al cane: “I nuovi metodi di addestramento sono basati sul rinforzo positivo e sul binomio cane-conduttore e cane-famiglia – ha spiegato – è una cinofilia molto più bella e consapevole rispetto a quella di alcuni anni fa, la forbice però si è aperta molto. Sul web circolano messaggi estremamente conflittuali, a volte falsi, ad esempio i video di addestratori che prendono cani apparentemente mordaci e che con movimenti bruschi annullano il comportamento aggressivo senza lavorare sulla causa del problema e, soprattutto, sull’autostima dell’animale. Il cane deve acquisire sicurezza sociale, per alcuni serve solo un padrone autorevole, non autoritario, che con fermezza gli ricordi “siamo un branco, comando io, stai tranquillo”. Antropomorfizzare il cane è un errore, perché legittima il suo comportamento per cui lui, per attirare l’attenzione, si rimetterà in quella stessa identica condizione”.

Un’altra cosa importante di cui tenere conto è l’evoluzione del cane: “Un cucciolo di 3 mesi cambia in età adulta ed anzi, un cane acquisisce e sviluppa forme di accrescimento come se fossero passati 20 anni dei nostri. Per questo il patentino CAE-1 è rivolto a chi possiede cani sessualmente maturi, già ‘cresciuti’ e definiti”.

Il corso per conseguire il patentino è rivolto a tutti: “Possono farlo tutti coloro che hanno un animale e che intendono migliorare il rapporto con il proprio cane e la fiducia reciproca. Soprattutto è consigliato a chi ha cani che hanno avuto un trascorso complicato, per aiutare i proprietari ad affinare il controllo. L’unico limite non è quello del cane, ma il nostro. Il mio auspicio è che il patentino possa essere l’inizio di qualcos’altro, imparare a capire che portare in giro il cane è una bella cosa, che lavorare insieme è bello e da tanti benefici” ha concluso.