I lavori alla scuola De Amicis: oltre 8 milioni per la riqualifica

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In questi giorni sono in corso le opere di demolizione e rimozione degli intonaci

Una riqualifica strutturale, energetica ma che riguarderà anche gli spazi didattici che saranno profondamente rinnovati

LECCO – Sono entrati nel vivo i lavori alla scuola De Amicis di via Amendola, oggetto di un importante intervento di riqualifica, strutturale, energetica ma anche didattica, grazie al finanziamento nell’ambito del bando regionale ‘Spazio della Scuola’. 8 milioni e 135 mila euro il quadro economico dei lavori, di cui 5 milioni e 30 mila finanziati da Regione Lombardia: il cantiere, a cura dell’ impresa Neocos Srl, è iniziato in primavera e durerà circa due anni. In questi giorni sono in corso le opere di demolizione e rimozione degli intonaci e di realizzazione del vespaio.

La scuola, edificata negli anni ’30, ha una struttura già molto innovativa, con spazi ampi affacciati su un esterno altrettanto fruibile. Il progetto è volto a mettere in comunicazione le due ‘parti’, per farle dialogare: la scuola elementare avrà 10 aule per la didattica, di cui otto collegate al giardino, una mensa, sei laboratori interni e un’Euroteka (una biblioteca analogica ed interattiva, ndr) indipendente. Sarà poi realizzata una biblioteca dotata di un piccolo teatro della lettura, che sarà fruibile anche in orario extra scolastico dalla comunità. Negli spazi esterni sono previste, oltre alla palestra già esistente, delle aree per lo sport.

Al piano terra ci sarà la sede della scuola dell’infanzia Damiano Chiesa. Qui sono previste due sezioni a cui si aggiunge un’aula speciale, l’aula mensa e spazi per attività libera in corridoio. La materna avrà una parte di giardino ad uso esclusivo. Per quanto riguarda gli accessi all’istituto, l’ipotesi, anche per questioni legate al traffico, sarebbe di spostare quello principale in via Previati e di riaprire i due laterali all’edificio sempre su via Amendola.

Come edificio storico e sottoposto a vincolo della Sovrintendenza, il restauro sarà di tipo conservativo: “Gli spazi attuali verranno sistemati e riarredati – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi – abbatteremo le barriere architettoniche in un’ottica di inclusività assoluta, mentre per la riqualificazione energetica effettueremo la sostituzione dei serramenti, è previsto l’allaccio al teleriscaldamento e la dotazione di impianto fotovoltaico. L’obiettivo è di avere un edificio Nzeb, ovvero un edificio ad energia quasi zero”.