Il nuovo lungolago inizia “a mostrarsi”, le foto del cantiere

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Il punto sui lavori che riguardano la passeggiata

L’assessore Sacchi: “I progressi sono oramai evidenti”

LECCO – Il nuovo lungolago cittadino inizia a mostrarsi agli occhi dei lecchesi. In questi giorni sono in corso i lavori sulla pavimentazione relativi alla fase 1 che da Piazza Cermenati va fino a Piazza Stoppani. Qui il porfido preesistente è stato recuperato e riutilizzato, integrando all’occorrenza con materiale nuovo. Anche gli arredi urbani sono stati sistemati: le panchine con le doghe in legno, sostituite già nel 2021, sono state riportate ad un colore naturale mentre le staffe di supporto già esistenti sono state riverniciate in grigio, riprendendo i pali della luce.

Soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi che stamattina, sabato, ha svolto un sopralluogo in cantiere del valore di 10 milioni di euro, in parte finanziati dal Pnrr, che dovrà concludersi entro marzo 2026: “I progressi sono oramai evidenti e con questa bella giornata di sole le parti di lungolago già rinnovate si mostrano in tutta la loro bellezza – ha commentato – nel progetto di riqualifica è previsto un allargamento del piano di calpestio rispetto a prima, rispondendo alla nuova visione di utilizzo degli spazi che sta alla base dell’intervento e che vuole dare priorità alla persona. Le fosse scavate intorno agli alberi, che saranno rotonde e quadrate, verranno finite con del calcestre, stabilizzato con un legante naturale per renderlo calpestabile”.

Come spiegato, il porfido della passeggiata lascerà spazio alle lastre – come quelle che caratterizzato il primo tratto del lungolago e la Piazza Cermenati – in prossimità degli attraversamenti pedonali rialzati: “Si andranno così a creare delle piazzette che spezzano la continuità con il porfido – ha detto l’assessore Sacchi – e qui saranno posizionati dei nuovi elementi di arredo, delle panchine in calcestruzzo chiaro”.

Nelle scorse settimane è iniziata anche la fase 3 in piazza Stoppani, lato lago. Qui, come precisato, gli attuali dissuasori in pietra bianchi e neri verranno sostituiti: “Sono fessurati e non più a norma – ha detto l’assessore – non potremo quindi riutilizzarli dopo la riqualifica. A buon punto invece il primo lavoro sul tombotto sopra il Gerenzone che è stato pulito ed armato: ulteriori lavori ne prevedono il consolidamento”.

I dissuasori che verranno sostituiti

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