In Commissione V dibattito sulla realizzazione del nuovo terminal, lunedì il voto in Consiglio Comunale
L’assessore Zuffi: “Prima avevamo solo i problemi, ora abbiamo i problemi e anche i mezzi economici per provare a risolverli”
LECCO – La proposta di delibera di consiglio comunale per la realizzazione del nuovo terminal bus del trasporto pubblico locale (TPL) con accesso da via Balicco, che comporta una variante al piano dei servizi, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità, è approdata giovedì sera in commissione V. Alla seduta erano presenti anche alcuni residenti di via Balicco, protagonisti di un sit-in di protesta in Piazza Diaz, preoccupati per le ricadute dirette sul quartiere.
L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi ha definito la delibera “lunga e articolata”, spiegando che l’obiettivo principale è superare le criticità dell’attuale piazzale della stazione, congestionato dai numerosi bus e dagli attraversamenti pedonali. L’area individuata in via Balicco, è considerata strategica “per la vicinanza alle infrastrutture esistenti e per la possibilità di creare un nodo di interscambio gomma-ferro sfruttando anche il parcheggio a rotazione”.

“Il progetto – ha spiegato Rusconi – interessa aree in parte comunali e in parte private, queste ultime già gravate da un diritto di asservimento ad uso pubblico gratuito e oggi destinate a verde di arredo. L’amministrazione ha approvato il progetto multimodale urbano, candidandolo con successo a un bando regionale che ha portato un finanziamento di 14 milioni di euro. L’intervento prevede, oltre al nuovo terminal, un percorso pedonale verso la stazione, nuove pensiline – in fase di installazione – e l’adeguamento del parcheggio di via Sassi con un’area kiss&ride”. Nel Piano di Governo del Territorio (PGT) in fase di rinnovo, la zona è classificata come ambito di trasformazione, con destinazione “S9.1 area di interscambio passeggeri e merci”.
Come illustrato poi dall’assessore Rusconi, l’amministratore di condominio delle aree interessate ha ricevuto la notifica del provvedimento di esproprio, che ha generato due osservazioni. L’amministrazione ha risposto con relative controdeduzioni allegate alla delibera. “Si procede dunque con la modifica del piano dei servizi ai sensi dell’art. 9, comma 15 della legge regionale 12, con l’apposizione del vincolo subordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità” ha concluso.

Inevitabile la discussione sul tema. A cominciare Corrado Valsecchi, consigliere di Appello per Lecco, che ha ricordato come la sistemazione dell’area della stazione fosse già stata oggetto di incontri con i vertici di RFI durante il suo mandato da assessore ai Lavori Pubblici durante il secondo mandato Brivio: “Un dirigente di RFI mi disse: ‘Questa è una stazione da disagio sociale’. Da lì è partito un iter che oggi vede finalmente un riordino, anche grazie agli interventi diretti di RFI”. Valsecchi ha continuato: “La strategia sulla mobilità e sull’accessibilità è quella che porta la gente a scendere dal treno e trovare a 20-30, massimo 50 metri i bus che partono, non che devono fare 200 metri in una situazione disagiante, in una via in cui insistono l’uscita della Statale 36, la presenza delle scuole con impegno di studenti notevole, in cui è prevista in futuro la realizzazione della quarta torre delle Meridiane e un intervento sull’area ex Leuci. Io credo che qualcuno abbia un conto in sospeso con questa zona, per non parlare poi dei privati: io mi metto nelle loro condizioni, chi ha comprato casa nel Broletto Sud rischia di trovarsi in mezzo a un inferno, oltre a vedere deprezzato il valore delle proprie abitazioni. E si parla di esproprio, una parola che pensavo appartenesse più all’Unione Sovietica”.
Stefano Parolari (Lega) ha affermato: “La zona ideale per fare l’hub dei bus era Piazza Sassi, lo sanno tutti. Ma lì non c’erano gli spazi. In via Balicco invece si intrecciano l’uscita a traffico veloce con l’hub a traffico lento, ovvero un casino perfetto. Ecco cosa stiamo andando a progettare”.
Giovanni Tagliaferri (Gruppo Misto) ha aggiunto: “Gli hub dei bus di solito sono fuori dal centro città. Molti autobus dovranno comunque tornare nella zona sud, inoltre in tutta questa progettazione non risolviamo l’altro grande problema viabilistico del Caleotto. Senza contare lo stadio: come faremo quando bisognerà chiudere tutto? I bus finiranno di nuovo in centro”.
L’assessore Rusconi ha chiarito che le autorizzazioni mancanti saranno acquisite nella fase di progetto esecutivo: “Il progetto presentato è stato ritenuto conforme dalla Regione, tanto che è stato erogato il finanziamento, e la documentazione è stata giudicata completa”. Ha poi precisato che non tutti i bus verranno spostati: “Una parte continuerà a sostare alla stazione, che sarà comunque sistemata”.

E’ stata invece l’assessora alla Mobilità Renata Zuffi a ripercorrere l’iter della progettualità: “Non siamo stati noi Comune di Lecco ad avere l’idea dell’hub per poi andare a caccia di bandi. È stata Regione Lombardia che, sui finanziamenti della Comunità Europea per la multimodalità, ha stilato un elenco di comuni tra cui c’era anche Lecco, riconosciuta come nodo intermodale a nord di Milano su cui intervenire. Chi abita a Lecco lo sa, abbiamo problemi di mobilità ‘nostri’ e altri che invece subiamo da sempre”. Ha aggiunto: “Rispetto al bando regionale, c’erano dei pre requisiti che ci hanno permesso di partecipare e nelle commissioni abbiamo sempre raccontato cosa abbiamo fatto. La nostra visione è sempre stata Lecco-centrica, abbiamo cioè pensato e guardato ai nostri problemi, arrivando ad individuare tre nodi: via Balicco, Piazza della stazione e Piazza Sassi. Le valutazioni tecniche hanno orientato la scelta verso via Balicco. Prima avevamo solo i problemi, ora abbiamo i problemi e anche i mezzi economici per provare a risolverli” ha concluso.
Il dirigente comunale Alessandro Crippa ha fornito poi alcuni dati: l’area della stazione misura 2.000 mq, piazza Sassi 1.500 mq, mentre via Balicco offre 4.000 mq di aree private più 1.500 mq catastali dell’area della rotonda della SS36. “Allegata alla documentazione per la candidatura del bando c’era parere del Tpl che confermava, dato il presupposto di non accoglienza di Piazza della stazione per tutti i bus, che le alternative su cui individuare un’ulteriore area erano due, Via Balicco e il parcheggio di Piazza Sassi. Per sua conformazione però Piazza Sassi è troppo lunga e stretta, il che non consentirebbe adeguata entrata e uscita dei bus. Le scelte fatte sono state supportate da confronto con TPL”.
Precisazioni che non hanno convinto i commissari di opposizione: “Su questa progettualità avete fatto una scelta politica – ha concluso Valsecchi – esattamente come per la sede del Comune in via Marco d’Oggiono, avete scelto di dire di no”.
Del tema si tornerà a parlare lunedì sera in consiglio comunale quando l’assise sarà chiamata ad esprimersi sulla proposta di delibera.

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