Parco Adda Nord guarda a viabilità e attività turistico ricreative

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I temi della variante generale al Piano territoriale di coordinamento

“Migliorare e implementare l’offerta di servizi”

LECCO – Sono due i temi forti che guideranno la Variante Generale al Piano territoriale di coordinamento (PTC) del Parco Adda Nord in discussione in queste settimane e che, se tutti i tempi verranno rispettati, sarà approvato dalla Giunta Regionale e adottata dall’ente nell’estate del 2021: viabilità e attività turistico-ricreative.

Viabilità

L’intento del Consiglio di Gestione è risolvere tutte quelle carenze emerse negli ultimi anni in tema di viabilità. E per viabilità s’intende anche quella leggera, legata alle piste ciclopedonali lungo il fiume Adda: l’obiettivo, con il nuovo PTC, è che siano creati collegamenti città-ciclovie facilmente percorribili anche dalle famiglie, oltre che nuovi collegamenti tra le due opposte sponde.

Attività turistico-ricreative

Ottimizzare l’utilizzo delle aree all’interno del Parco naturale che nei mesi caldi sono prese d’assalto dalla popolazione. Cosa si vuole fare? Migliorare e implementare l’offerta di servizi (chioschi, noleggio di attrezzature, piccoli parchi giochi, etc) su queste vere e proprie “spiagge” poste lungo il fiume, molto frequentate da chi vive nei comuni del Parco Adda Nord. Sarà anche soddisfatta la richiesta di alcuni sindaci riguardante una regolamentazione più strutturata di questi spazi.

Durante l’ultima Comunità del Parco il Vice Presidente del Parco Alessandro Chiodelli ha elencato i passaggi principali sin ad oggi compiuti e quelli previsti, riguardanti la variante generale, resasi necessaria dopo i numerosi cambiamenti normativi e legislativi che sono intervenuti dal 2000, l’anno in cui è stato adottato il PTC, tra cui anche la modifica del perimetro risalente al 2015.

L’esigenza di mettere a disposizione delle Amministrazioni uno strumento adeguato ed aggiornato ha indotto il Consiglio di Gestione a mettere mano al piano. I lavori erano già stati avviati nel 2017, ancora prima del commissariamento dell’ente che inevitabilmente ne ha rallentato l’iter. Il dossier interlocutorio e i successivi incontri avviati dall’ente Parco con i Comuni e il mondo dell’associazionismo hanno concretamente riavviato il procedimento. A marzo era in programma la prima conferenza di VAS (Valutazione ambientale strategica), annullata a causa dell’emergenza. Lunedì 11 maggio è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni scritte dei comuni. Entro l’estate sarà convocata una conferenza intermedia di VAS per dare la possibilità a tutti gli enti di presentare eventuali contributi al piano. Entro il 31 dicembre sarà fissata la conferenza di VAS finale con a disposizione dei sindaci una prima zonizzazione del territorio e le norme tecniche. Si prevede di andare in approvazione definitiva durante l’estate del 2021 dopo il parere positivo della Giunta. “Abbiamo concordato una scaletta temporale ambiziosa, ma che vorremmo a tutti i costi rispettare perché il PTC rappresenta uno degli obiettivi principali indicati da questo nuovo Consiglio di Gestione” dicono il presidente Rota e il suo vice Chiodelli.