Il saluto del Prefetto alla città: “Lascio una Lecco capace di affrontare le sfide del futuro”

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Il Vice Prefetto Maria Laura Motolese, il Prefetto Castrese De Rosa e il Vice Prefetto Mariano Scapolatello
Il Vice Prefetto Maria Laura Motolese, il Prefetto Castrese De Rosa e il Vice Prefetto Mariano Scapolatello

Viabilità colabrodo e una criminalità organizzata radicata sul territorio, questi i due fronti caldi

“Maggior attenzione e dialogo costante, ma serve l’apporto di tutta la città. Non abbassate la guardia”

LECCO – “Voglio ringraziare il mondo sindacale e imprenditoriale perché in questo periodo non abbiamo avuto grosse vertenze e tutte hanno trovato uno sbocco condiviso. Lecco è una provincia seria, fatta di persone laboriose e l’aspetto per noi più importante è la capacità di fare squadra di questo territorio, dimostrato dalla firma del Patto Territoriale per il Lavoro“.

Lavoro, imprenditoria e sindacati: è iniziato da questi temi il discorso di ringraziamento del Prefetto Castrese De Rosa in partenza per Ravenna. Il Prefetto non ha mai nascosto il suo affetto e la sua ammirazione per il territorio enfatizzando spesso il “modello Lecco”, che si concretizza nella stretta rete fra le varie anime della città.

“Ho visitato molti comuni, la Prefettura si è accreditata sul territorio come una presenza portante di vicinanza ai cittadini cosa che sto riscontrando in questi giorni attraverso le centinaia di mail e messaggi che sto ricevendo in questi giorni” ha continuato il Prefetto che ha colto l’occasione per ringraziare tutti i suoi collaboratori nonché le forze dell’ordine presenti sul territorio.

Il prefetto Castrese De Rosa

Anche sul fronte sicurezza il Prefetto ha portato a Lecco un elemento di novità con i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica: “Una nuova modalità di incontro con i sindaci, comitati itineranti che si recano dai sindaci per capire problematiche e criticità – ha continuato -. Mi ero ripromesso di farne altri, ma il mio lavoro termina qui. Ritengo però che questa modalità di lavoro vada perseguita perché, insieme, abbiamo trovato le risposte e abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza ai sindaci”.

“Dopo 15 mesi, anche se sono preparato, è un dispiacere andar via. Noi siamo dirigenti con la valigia sempre pronta e obbediamo – ha continuato il Prefetto -. Il rapporto con questa città mi ha gratificato molto e l’aver saputo trasmettere questa sensazione di vicinanza e umanità e il fatto che la città l’abbia colto è per me la più grossa soddisfazione”.

Lascio una città molto forte, solida e radicata a livello di istituzioni. Questa è una Lecco che può affrontare le grandi sfide che l’attendono, a partire da quella della viabilità che ho definito colabrodo: questa è la vera emergenza di Lecco – ha concluso il Prefetto -. Il tema viabilità necessita di maggior attenzione, è importante avere tavoli aperti quotidianamente perché con i cantieri che partiranno la città rischia la paralisi. Lecco ha anche una presenza della criminalità organizzata molto forte (abbiamo adottato 16 interdittive in un anno) perciò è necessario tenere sempre alta l’attenzione. Fortunatamente ci sono poliziotti, carabinieri e finanziari che lavorano molto bene però c’è bisogno dell’apporto di tutta la città”.