Influenza, oltre 170 mila vaccinati dall’ATS di Monza e Lecco

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Aumenta il numero di persone che usufruisce del vaccino anti-influenzale

Vaccinato il 14% della popolazione e il 50% degli ultra 65enni

LECCO –  Si sta concludendo in questi giorni la rendicontazione delle dosi di vaccino antinfluenzale somministrate alla popolazione del territorio dell’ATS Brianza, quindi nelle province di Lecco e Monza Brianza.

“I dati evidenziano un aumento importante delle persone che hanno scelto di vaccinarsi” sottolineano dall’azienda sanitaria locale.

Nel 2017-2018 erano 166.001 le dosi somministrate, nel 2018-2019 un lieve aumento fino a 166.655, mentre questa campagna ha già registrato 170.109 persone vaccinate, a cui se ne aggiungeranno circa 4.000-5.000 per arrivare a circa 175.000.

La vaccinazione è gratuita per gli over 65, per i bambini oltre i 6 mesi d’età e gli adulti affetti da patologie croniche; tra le categorie di persone cui è diretta la vaccinazione gratuita le donne in gravidanza, i medici e il personale sanitario di assistenza, i familiari di soggetti ad alto rischio e i donatori di sangue. A somministrare il vaccino quadrivalente sono stati i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, gli ambulatori locali delle ASST, i presidi ospedalieri, le strutture socio-sanitarie territoriali (RSA, CDD, ecc).

“Siamo certamente soddisfatti dell’adesione volontaria registrata quest’anno – spiega il Direttore Sanitario dell’ATS Brianza Emerico Maurizio Panciroli – che vede superato il 14% di copertura sulla popolazione generale e il 50% degli ultra 65 enni. L’influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica per la sua contagiosità e per le possibili complicanze che possono seguire alla malattia, specie in persone già affette da patologie croniche. La vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze”.

I Medici di Medicina Generale hanno garantito presso il proprio studio la vaccinazione antinfluenzale ai soggetti appartenenti alle categorie per cui l’offerta è gratuita, partendo dagli anziani. Presso le ASST, oltre alle già citate categorie, si sono potuti rivolgere anche tutti i soggetti che non appartengono alle categorie comprese nella somministrazione gratuita con compartecipazione alla spesa.

“Dopo il picco di casi registrato nella prima settimana di febbraio – sottolineano dall’ATS – ci troviamo attualmente in una fase di lento decremento dell’incidenza che in Regione Lombardia si attesta intorno ai 14,4 casi/1000 abitanti nella popolazione generale (nei bambini 0-4 anni l’incidenza è ancora molto alta con 33,29 casi/1000)”.