La sentita cerimonia si è svolta questa mattina presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, dove Ludovica Ardenghi insegnava
Il padre Roberto: “La scuola era la sua vita, sono certo che vi starà vicino da lassù, lungo il vostro percorso”
LECCO – “La scuola era la vita di Ludovica, e, di riflesso, è diventata anche la nostra. Siamo felici di poter affiancare e sostenere i giovani nel loro percorso di studio ed è una grande emozione essere qui, stamattina, per questo importante conferimento”.

Roberto Ardenghi, presidente della Fondazione Ludovica Ardenghi, nata in seguito alla scomparsa di Ludovica, nel maggio del 2021, non ha nascosto la commozione durante la cerimonia per la consegna delle borse di studio a cinque studenti vincitori del bando per merito scolastico e sociale. Gremita la sala colonne dell’Istituto Maria Ausiliatrice, la scuola dove Ludovica insegnava con passione e dedizione prima di spegnersi a causa della malattia. Qui, nella ‘sua’ scuola, sabato mattina si è svolto il momento, alla presenza della preside, suor Marilisa Miotti, delle istituzioni civili del territorio (in prima fila c’erano i sindaci di Colico, paese di residenza della famiglia Ardenghi, Monica Gilardi, di Dervio, Stefano Cassinelli e la vicesindaca di Lecco Simona Piazza), degli studenti e delle famiglie.
Sara El Fadli (di Santa Maria Hoè), Matteo Montagna (di Lecco), Marian Moustafa Gaber (di Montevecchia), Gabriele Butti (di Civate) e Alessandro Rota (di Figino Serenza, Como) i cinque studenti, oramai universitari, premiati con un assegno di 3 mila euro per il proseguimento degli studi. A loro, e a tutti i giovani presenti, si è rivolto Roberto Ardenghi: “La Fondazione è nata per dare continuità ai desideri di nostra figlia Ludovica – ha detto, anche a nome della moglie Ada – per lei la scuola era tutta la sua vita e abbiamo voluto portare avanti questo impegno. Queste borse di studio sono rivolte non solo agli studenti bravi a scuola ma che hanno anche saputo dimostrare un impegno umano e sociale. E’ un onore premiarvi oggi, insieme alla giuria che ha individuato i vincitori del bando: sono certo che Ludovica vi sarà vicina nel corso dei vostri studi. Speriamo di avere vostre notizie: teneteci aggiornati su cosa farete, o se doveste avere delle difficoltà. Noi ci saremo”.

Prima di consegnare il riconoscimento è intervenuto anche il dottor Alessandro Venturi, presidente della giuria e presidente del Consiglio di Amministrazione dell’IRCSS Policlinico San Matteo: “Momenti come questo ci ricordano che educare le persone è prima di tutto responsabilità delle persone, della comunità. Spero che sia stimolo per ciascuno di noi ad impegnarsi sempre”.
Era presente anche l’ex senatore Roberto Castelli, amico di Ardenghi e sostenitore della Fondazione, che ha portato il suo saluto: “Uno dei miei errori più grandi è stato smettere di insegnare – ha ricordato – stare vicino ai ragazzi in questo percorso è qualcosa di molto prezioso. Ricordatevi – ha detto rivolgendosi agli studenti – che nella vita nessuno vi regala niente, arriva tutto da voi. E anche e alle volte i vostri insegnanti vi sembrano antipatici o pronti a ‘bacchettarvi’, ricordatevi sempre che quello che stanno facendo è per il vostro futuro”.