La protesta. “Ormai le piante mi entrano in casa, ma il Comune se ne infischia”

Tempo di lettura: 2 minuti

La zona boschiva, detta del “Grom”, confina con alcune case di via Paolo VI a Laorca

“Vista la forza con cui si abbattono certi temporali, se nessuno interviene c’è poco da stare tranquilli”

LECCO – “La situazione sta sfuggendo di mano. Davanti a casa sta crescendo e avanzando un bosco comunale che fa paura. Due piante, ormai, mi entrano in casa ma il Comune di Lecco se ne infischia. Il timore è che al primo forte temporale cadano”.

La segnalazione e l’allarme sono lanciate da una signora, M. B., residente a Laorca, in via Paolo VI al civico 31, la cui casa è posta al confine con la zona detta del “Grom”, ovvero quella macchia di bosco che scende fino a ridosso di via Monte Ortigara, sulla vecchia Lecco – Ballabio, poco prima del Ponte della Gallina.

“Non so quante volte ho sono stata in Comune a segnalare la criticità della situazione, ma ogni volta mi sono state date solo delle rassicurazioni. Mai nessuno ha fatto nulla. A dire il vero – prosegue la signora – Un dipendente comunale, a suo tempo, era stato qui per un sopralluogo, dicendo che sarebbe stato complicato tagliare le due piante. Considerazione che mi lasciò basita, visto che i due alberi si trovano a due metri da dove passa un vialetto del nostro giardino interno, quindi cresciuti in un punto non poi cosi impervio. Senza dimenticare che li vicino c’è un palo della corrente i cui fili corrono tra le fronde degli alberi”.

Una zona, quella del Grom, per buona parte impervia, dove la vegetazione è cresciuta spontaneamente e selvaggiamente con la presenza di rovi ma soprattutto di piante ad alto fusto.

“Non molto tempo fa – conclude la residente di via Paolo VI – un temporale ha abbattuto un albero. Fortunatamente non è caduto in direzione delle abitazioni, ma di piante che incutono timore ce sono parecchie e, vista la forza con cui si abbattono certi temporali, se nessuno interviene c’è poco da stare tranquilli”.