Le scuole di Rancio rispondono all’appello per la pace di Papa Francesco

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600 bambini e ragazzi si sono radunati in piazza Cermenati

“Pregare in questo momento è la cosa più grande e umana che possiamo fare”

LECCO – 600 bambini e ragazzi delle Scuole di Rancio – primaria Pietro Scola, media Kolbe e Liceo Leopardi – mercoledì 2 marzo si sono radunati in preghiera per rispondere all’appello di Papa Francesco per la pace. Con loro don Davide Pezzali, sacerdote e docente della scuola, che ha detto: “pregare in questo momento è la cosa più grande e umana che possiamo fare. È riconoscere che noi, davanti a una cosa così grande come la guerra, siamo pochissimo, ma, poiché il mondo è affidato, questo nostro poco basta a Dio per fare tutto”.

Alcuni ragazzi del Liceo hanno proposto nel pomeriggio in piazza Cermenati una manifestazione per dire il loro no alla guerra e, rispondendo sempre all’appello del Papa, far sentire la loro vicinanza a tutti quelli che soffrono. L’evento, che ha visto coinvolti circa 60 studenti, si è concluso con un volantinaggio per le vie del centro per chiedere un sostegno al progetto “HelpUkraine” di Avsi per offrire un aiuto immediato alle persone in fuga verso la Polonia e la Romania.

“Siamo commossi davanti a questa iniziativa dei nostri studenti – commenta la preside Paola Perossi – commossi e grati per la loro testimonianza di bene dentro un momento nel quale gesti come questi hanno un valore inestimabile perché testimoniano una posizione umana attenta a toccare, come ci ha chiesto Papa Francesco, il dolore di chi soffre”.

Nella giornata di martedì 1° marzo tutti gli alunni, dalla primaria al Liceo, sono stati protagonisti anche di una raccolta di generi di prima necessità per l’Ucraina alla quale le famiglie hanno risposto con grande generosità. Un’iniziativa nata in collaborazione con l’associazione “Cassago chiama Chernobyl” e che ha reso possibile far partire da Lecco un’ingente quantità di aiuti diretti al fronte.

Di seguito le coordinate per contribuire al progetto di Avsi

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