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Via il semaforo, presto una rotatoria tra via Costituzione e viale Da Vinci
Servirà a snellire il traffico nella zona del lago. L’assessore: “Un nuovo importante tassello”.
LECCO – Se la viabilità cittadina non manca certo di novità, in questo caso l’innovazione era da tempo annunciata (se ne parla dal 2013) e non dovrebbe comportare alcun grattacapo ai già risentiti automobilisti: si tratta della rotonda che troverà posto sul finale di viale Costituzione e che comporterà l’eliminazione del semaforo che oggi regola l’incrocio con lungolago e viale Da Vinci.
Un’opera che, ricordano dal municipio, rientra nella previsione strategica del Piano Generale Urbano del Traffico approvato dal Consiglio comunale di Lecco a maggio del 2020.
Una nuova sperimentazione dunque, dopo la rotatoria in via Digione e Marco d’Oggiono che dovrebbe diventare definitiva, che mira a dare una risposta alle problematiche collegate con la viabilità in ingresso e in uscita dalla città.
“Un nuovo importante tassello del Piano Generale del Traffico Urbano si aggiunge a quel percorso iniziato con il cambio dei sensi di marcia tra i due ponti e il senso unico alternato sul ponte Vecchio – commenta l’Assessore alla Mobilità Renata Zuffi –. Con questa rotonda sperimentale andremo ad alleggerire il carico di traffico di attraversamento e a far defluire le code in entrata e in uscita dalla città: come per tutti gli altri passaggi, servirà un periodo di rodaggio”.
“A ciò farà seguito, nel 2023, la sistemazione definitiva della rotonda di via Marco d’Oggiono – spiega l’assessore – che si è rivelata funzionale e per la quale sono già stati stanziati i fondi. Il tutto in una cornice di progetti e investimenti che quest’Amministrazione ha fortemente voluto”.
L’inizio dei lavori, per i quali sono state stanziate risorse per 70.000 euro, è previsto per la seconda metà di novembre, mentre prosegue la sperimentazione viabilistica del ponte Azzone Visconti, con la possibilità, fanno sapere dal Comine, “in caso di necessità di aperture ulteriori dello stesso, con la flessibilità che contraddistingue le sperimentazioni”.
