Lecco. Le scuole di Rancio festeggiano l’anno scolastico

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Presenti più di 2 mila persone tra bambini, ragazzi e genitori

“L’adesione è stata altissima e tutti i momenti sono stati vissuti con calore e partecipazione”

LECCO – Più di 2 mila persone, tra bambini, ragazzi e genitori, hanno preso parte lo scorso weekend alla festa di fine anno delle Scuole di Rancio, la primaria “Pietro Scola“, la secondaria di I grado “M. Kolbe” e il liceo “G. Leopardi“. “E’ l’altro che mi spalanca il cuore“, questo è il titolo che riassume tre giorni di incontri e di divertimento. Il pranzo per professori e studenti del liceo ha inaugurato questo momento di festa, seguito poi da torneo, giochi, musica live e da una maratonina per le famiglie lungo le vie del rione.

Hanno arricchito queste giornate anche lo spettacolo teatrale “Giù nella miniera” a cura dei ragazzi della scuola media con la regia di Matteo Bonanni e un dialogo con Alberto Bonfanti, presidente dell’Associazione Portofranco, realtà che offre gratuitamente aiuto allo studio nata a Milano e con molte sedi in tutta Italia e presente anche nella nostra città.

A lato della festa, è stato possibile visitare la mostra “40 anni di Kolbe“. Ricorre proprio quest’anno il quarantesimo anniversario dalla fondazione della scuola secondaria di I grado Massimiliano Kolbe, punto di origine di tutta la strada che ha portato a festeggiare e ringraziare insieme per l’anno scolastico i 700 studenti insieme a famiglie e a amici. Le visite alla mostra si sono susseguite quasi ininterrottamente e gli spettatori sono stati accompagnati da studenti, insegnanti, ma anche da genitori che hanno fatto da ciceroni.

“Proprio i genitori e le famiglie dei ragazzi sono stati l’asse portante della festa – raccontano le presidi dei tre ordini Marta Frizzi, Diletta Gallucci e Paola Perossi -. Ogni aspetto dei tre giorni è stato pensato, organizzato e poi gestito direttamente da quanti tra loro hanno deciso di mettersi in gioco mossi da una gratitudine verso la scuola e la sua storia, per il riconoscimento di una bellezza nel fare insieme o anche perché hanno ricevuto un invito. In cucina, nell’allestimento, nella gestione dei giochi chi è intervenuto alla festa ha potuto rendersi conto con immediatezza di tutto il lavoro che sta ‘dietro’ a un tale evento e, contemporaneamente, della grande cura posta in ogni dettaglio. I genitori e le famiglie poi sono stati protagonisti dando vera vita alla festa: l’adesione è stata altissima e tutti i momenti sono stati vissuti con calore e partecipazione. È ormai piuttosto raro trovare luoghi che siano realmente opportunità di incontro, dove è possibile osservare bambini e ragazzi di diverse età che giocano tra loro per pomeriggi interi, con adulti che li guardano e li accompagnano passo dopo passo”.