Da aprile torna la tassa per gli esercenti. Il futuro delle piazze nel regolamento
Caterisano: “I tavoli danno fastidio? Sono peggio le auto parcheggiate”
LECCO – Nel periodo più duro della pandemia, gli spazi all’aperto hanno ‘salvato’ l’attività di locali e ristoranti, che hanno così’ potuto continuare a lavorare, e l’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico ha risparmiato agli esercenti un ulteriore peso sui loro bilanci economici.
Ora con la fine, almeno sulla carta, dello stato di emergenza deciso dal Governo nella data del 31 marzo, da aprile a Lecco finirà anche l’esenzione della Tosap. Lo ha confermato l’assessore comunale Giovanni Cattaneo rispondendo in commissione consiliare di martedì sera alla domanda del consigliere comunale Filippo Boscagli, di centrodestra.
“Pur capendo le difficoltà del settore, il suole pubblico è un fattore produttivo delle attività e come tale deve essere valorizzato – ha sottolineato Cattaneo – le nuove tariffe erano state predisposte ma mai introdotte proprio a seguito della pandemia. Nel nostro capoluogo, il costo del suolo è inferiore ad altri comuni, anche più piccoli di noi. Un dato su cui politicamente è necessaria una riflessione”.
La richieste di occupazione lo scorso anno sono aumentate nella durata temporale, in media 163 giorni all’anno contro 123 giorni del periodo pre pandemia, “segnale che le abitudini sono cambiate e che non è più così strano vedere clienti fuori dai locali anche nei mesi invernali – ha proseguito l’assessore – durante la pandemia abbiamo assistito al proliferare dei tavoli, situazioni alle volte anche improvvisate perché non si pagavano gli spazi. So però di molti commercianti che, dopo questa esperienza, sarebbero felici di confermare gli ampliamenti pagando il canone richiesto”.
Il nuovo regolamento di occupazione degli spazi pubblici, di cui il Comune ha presentato una proposta (vedi articolo) ri-traccerà in parte le attuali occupazioni e ha aperto alla discussione sul futuro disegno delle piazze. In particolare sarà stabilito un corridoio di 5 metri al centro del passaggio (contro gli attuali 3 metri e mezzo in alcuni punti del centro), per garantire il transito dei mezzi di soccorso e una migliore vivibilità dei luoghi.
“L’emergenza non è ancora finita”
“Il riordino sia funzionale alle aspettative dei commercianti – si è augurato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – l’occupazione del suolo pubblico deve essere legata alla prossimità, ovvero gli spazi devono essere a ridosso dell’esercizio e non distanti, per rendere funzionale servizio e consumazione”.
Un riferimento alla situazione delle piazze dove, in alcuni casi, trovano posto anche i tavoli degli esercizi delle vie adiacenti. “I vicoli sono invece da valorizzare – è intervenuto il consigliere comunale Peppino Ciresa, già presidente dei commercianti lecchesi – creando le giuste condizioni per le attività ed evitando di assegnare loro spazi troppo lontani, è una questione anche di igiene e sicurezza per evitare che i cibi vengano trasportati per decine di metri tra la gente quando c’è affollamento”.
Ciresa ha anche chiesto uno slittamento dei tempi per Tosap e regolamento: “La pandemia non è ancora finita – ha ricordato – piuttosto lasciamo gli esercenti rimettersi in sesto con la nuova stagione e partiamo, preparando tutto a dovere, dal gennaio del prossimo anno. Ricordiamoci che tavoli in più significano anche più lavoro e più occupazione”.
“Vero che ora la situazione sta migliorando ma i commercianti hanno subito un indebitamento importante che dovranno ammortizzare nei prossimi anni – ha rimarcato il consigliere Marco Caterisano (FDI) nonché presidente di categoria dei pubblici esercizi – la proposta di regolamento non va bene, come pensata oggi penalizza sia gli esercenti affacciati alla piazza che quelli nei vicoli”.
Tavolini in piazza. Anghileri: “Costretti a fare slalom”
“Se a causa della pandemia c’è stata un’espansione dell’occupazione del suolo pubblico, ora gradualmente bisogna tornare alla normalità – ha detto Matteo Ripamonti di Fattore Lecco – tenendo conto delle esigenze dei commercianti ma anche garantire la godibilità delle piazze anche senza doversi sedere ai tavoli dei locali”.
“In questi anni si sono chiusi due occhi e va bene, ma in certi giorni si era quasi in imbarazzo nello spostarsi in piazza XX Settembre, sembrava di essere dentro ad un bar, costretti a fare slalom tra i tavolini” è intervenuto Alberto Anghileri della Sinistra Cambia Lecco.
Parole ha cui ha replicato Marco Caterisano: “Le polemiche per le occupazioni ‘extra’ mi lasciano perlesso, francamente credo siano più fastidiose le auto parcheggiate nelle piazze, ma nessuno le ha citate. Allora se vogliamo vedere dei fastidi, vediamoli tutti”.
Dehors e tendoni, quali regole?
Uno degli argomenti in discussione è anche la possibilità un’estetica comune ai locali. Su questo il Comune, ha fatto sapere l’assessore Cattaneo, ha sentito il parere di tecnici e professionisti del settore ma “per ora preferiamo non imporre dei cambiamenti, nel rispetto di chi ha fatto degli investimenti, piuttosto vogliamo indirizzare le scelte verso un certo tipo di strutture che siano coerenti con le varie aree della città”.
Il parere anche dei consiglieri comunali su questo sembra concordare: pur nell’autonomia dei locali di valorizzare esteticamente le proprie attività, serve una linea ideale a cui guardare.