Nel 2021 sono state oltre 4 milioni le chiamate ai centralini del 112 lombardo
Lecco fa capo alla centrale unica di Varese: 3,7 mila chiamate al giorno, risposta in 5,9 secondi
LECCO – “Chiamate il 112”. E’ una frase che viene ormai spontanea a quanti necessitano di un aiuto urgente da parte dei soccorsi o delle forze dell’ordine, in realtà il numero unico di emergenza è una novità abbastanza recente anche per il nostro territorio: in provincia di Lecco è stato infatti introdotto poco più di dieci anni fa, nel 2010, per la prima volta in Lombardia in una sperimentazione che ha riguardato contemporaneamente anche le province di Como, Bergamo e Varese dove è stata collocata la centrale unica di risposta.
Oggi del “112” ricorre la Giornata Europea e AREU, l’agenzia regionale di emergenza e urgenza (il ‘vecchio’ 118) ha celebrato il numero unico di emergenza con una conferenza stampa a Milano, alla presenza del dott. Alberto Zoli (Direttore Generale di AREU), della dott.ssa Cristiana Cirelli (Prefettura Milano), del dott. Claudio De Filippo (Polizia di Stato), del Ten. Col. Alessandro Zelasio (Arma dei Carabinieri) e dell’Isp. Luciano Roncalli (Vigili del Fuoco).
Per l’occasione sono stati presentati i dati relativi alla mole di attività che quotidianamente interessa questo servizio in Lombardia.
Come detto è stata Varese la prima centrale unica di risposta collocata nella nostra regione, ha seguito l’istituzione di quella a Milano nel maggio del 2013 per il territorio milanese e Brescia nel dicembre del 2014 per le province di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia e Sondrio.
Complessivamente lo scorso anno sono state ben 4,417 milioni le chiamate che hanno raggiunto le tre centrali telefoniche (MI 1.692.773 ovvero 4638/al giorno, BS 1.251.330 ovvero 3428 al giorno, VA 1.473.434 ovvero 4037/al giorno) per una media di ≤ 5 secondi di tempo di risposta all’utente per il 75% delle chiamate.
Per la centrale di Varese, a cui fa capo la nostra provincia il tempo di risposta è di 5,9 secondi, leggermente più alto (4,5 sec) delle altre due centrali.
Risposta, localizzazione e consegna all’ente competente
La procedura prevede che il 112 fornica risposta immediata alla chiamata ed eventuale richiamata se l’utente interrompe la comunicazione, che si faccia da filtro delle chiamate inappropriate (non poche quelle che arrivano quotidianamente, oltre la metà del totale), la localizzazione dell’utente (tramite rete telefonica, app 112 Where Are U, AML, eCall) , la consegna veloce all’ente competente dell’intervento (Polizia, Carabinieri, Sanità, Vigili Fuoco). E’ previsto inoltre un’accesso multilingua in tempo reale e una chat per persone sorde/mute.
Da segnalare anche l’Advance Mobile Location: quando viene effettuata una chiamata d’emergenza il telefono attiva automaticamente il proprio servizio di localizzazione per stabilire la sua posizione e invia queste informazioni ai servizi di emergenza tramite un SMS. I servizi di 112 utilizzano sia il GPS che il Wi -Fi per calcolare la posizione esatta del telefono della persona che richiede aiuto.
“Il NUE 112 – sottolineano da Areu – contribuisce in modo significativo alla gestione della chiamata di soccorso abbassando di circa 45 secondi (48%) la fase fondamentale e cruciale di localizzazione del punto di intervento. Sicuramente esiste un ‘doppio passaggio’ ma questo non determina un allungamento per il tempo di dispatch”.