Quarantena e passeggiate coi figli, i sindaci si oppongono: “Così vanifichiamo gli sforzi”

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Fa discutere nel lecchese la circolare del Ministero sulle camminate all’esterno per figli e genitori

I sindaci alzano le barricate: “Sbagliato, rischiamo di rendere inutile quanto fatto fino ad oggi”

LECCO – La prima levata di scudi è arrivata già ieri sera dall’assessore regionale Giulio Gallera: “Non e’ questo il momento di abbassare la guardia. La Circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”.

La questione riguarda, rispetto alle misure di prevenzione del contagio da Coronavirus, la possibilità dei bambini di fare una camminata, seppur limitatamente alla propria abitazione, con un solo genitore. Una possibilità annunciata dal Viminale in una nota di chiarimento relativamente ai divieti di spostamento. (LEGGI QUI)

“Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno pero’ consentito di contenere la curva dei contagi del Coronavirus – ha aggiunto Gallera – La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve
essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo cosi’ riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.

Contrari anche tanti sindaci lecchesi

La pensano allo stesso modo i primi cittadini del territorio di Lecco, in primis il presidente della Provincia e sindaco di Nibionno, Claudio Usuelli:

Il presidente della provincia Claudio Usuelli

“La responsabilità in capo ad un sindaco nella tutela della salute e della sicurezza della propria Comunità, deve essere la motivazione prima da cui scaturiscono le scelte, anche le più impopolari. In funzione di questo, dell’emergenza sanitaria in cui versa il nostro paese, e nel rispetto degli sforzi fin qui profusi da parte di tutti, comunico che domattina metterò in campo, sentiti i miei funzionari, qualsiasi atto nei miei poteri, atto a negare quanto riportato dalla circolare sopra citata. Questo lo devo nel rispetto di tutti i miei concittadini, ma soprattutto di quelli che in questi giorni e in queste settimane stanno vivendo situazioni difficili e in molti casi strazianti. Non posso chiedere ininterrottamente di stare a casa e poi permettere questo”.

Il sindaco di Bellano Antonio Rusconi

La pensa allo stesso modo Antonio Rusconi, sindaco di Bellano che in una nota rivolta alla propria comunità ha spiegato “che su tutto il territorio del Comune di Bellano, rimane in vigore l’ordinanza sindacale n. 17 emessa in data 21/03/2020, in accordo con le direttive della Prefettura di Lecco e degli altri comuni della provincia di Lecco. E’ vietato uscire dalla propria abitazione per passeggiata, anche se solo con il proprio figlio. Non è il momento di abbassare il livello (anche psicologico) di guardia: a Bellano continua l’aumento dei positivi al covid-19: ad oggi siamo a 25 cittadini positivi al tampone (4 i decessi) e oltre 15 con sintomi sospetti in isolamento. A loro deve andare la nostra vicinanza e tutto il supporto che possiamo dare. Dobbiamo continuare ad evitare di dare occasione al virus di propagarsi”.

Sulla stessa linea Riccardo Fasoli di Mandello (“Non è il momento di dare scuse per uscire! Dovrebbe valere l’ordinanza regionale ma faremo un approfondimento”) e il sindaco di Civate, Angelo Isella:

“In quanto sindaco ho la responsabilità di tutelare la salute e la sicurezza della Comunità.
In funzione di questo, dell’emergenza sanitaria in cui versa il nostro Paese e nel rispetto degli sforzi sino ad ora fatti da parte di tutti, comunico che da oggi 01 Aprile 2020 sentiti i funzionari e in accordo con gli altri sindaci agiremo per negare quanto riportato dalla circolare sopra citata. È mio dovere nel rispetto di tutti i miei cittadini che fino ad ora hanno fatto sacrifici e nel rispetto di tutte quelle persone che in questi giorni e settimane stanno vivendo situazioni difficili e strazianti. Il mio è un atto di coerenza dopo settimane in cui vi esorto a restare a casa”.

Il sindaco Angelo Isella

Anche Oggiono fa sapere che restano in vigore tutte le limitazioni già previste. “Il mio accorato appello a tutti voi cittadini è ancora una volta alla prudenza ed alla responsabilità. Non vanifichiamo gli sforzi di queste settimane, cerchiamo di avere pazienza e continuiamo a restate a casa” sottolinea il sindaco Chiara Narciso. 

Stefano Motta sindaco di Calco

“Dopo tutto quello che abbiamo fatto per ottenere il rispetto delle disposizioni non è utile aprire un dibattito su questi tentativi di allargamento delle norme. La mia ordinanza e quella regionale lo vietano. Punto – commenta il sindaco di Calco, Stefano Motta – Da noi la situazione contagi non migliora. I dati li abbiamo noi, più precisi di quelli della Prefettura. Quando avrò la certezza che il contagio è scongiurato prenderò in considerazione una modifica dell’ordinanza”.

Anche il collega di Brivio, Federico Airoldi, puntualizza: “Preciso che su tutto il territorio comunale è valida ed operante la mia ordinanza sulla limitazione degli spostamenti. Nei prossimi giorni l’ordinanza sarà rinnovata a tutela della salute dei cittadini ed al fine di non vanificare gli sforzi ed i sacrifici sinora sostenuti dalla popolazione e dall’amministrazione comunale. Vi invito pertanto a rimanere in casa a tutela della vostra e dell’altrui salute, ed anche per evitare le sanzioni”.

Stessa linea anche a Merate. “Convengo con quanto dichiarato dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore regionale Giulio Gallera –  puntualizza il sindaco Massimo Panzeri – . Bisogna continuare con la linea restrittiva. Da genitore capisco le difficoltà della quarantena con i figli, ma in questo momento i dati dei contagi non ci possono indurre all’ottimismo. E per questo dobbiamo continuare con gli sforzi e i sacrifici fin qui fatti per non compromettere tutto”.

Attesi chiarimenti

Anche il sindaco di Lecco, Virginio Brivio sposa “una linea più repressiva” per non vanificare gli sforzi fatti finora. “La Regione ha dato alcune possibilità per chi ha figli disabili o autistici e quanti hanno un bisogno importante di effettuare un’attività fisica-motoria. Nelle prossime ore, su questo tema, daremo delle indicazioni specifiche”.

Il sindaco di Lecco Virginio Brivio

“Si tratta di una misura a sostegno dei bambini chiusi in casa ormai da tanto tempo che però non deve trasformarsi in un ‘liberi tutti’ – spiega il sindaco di Olginate, Marco Passoni – Ricordo infatti che i Parchi Gioco e la passeggiata del Lungo Lago continueranno a rimanere chiusi come da ordinanza e che l’uscita con i bambini deve comunque rispettare le regole previste”.

Il sindaco Marco Passoni

Rispetto alla circolare del ministero, primi cittadini attendono chiarimenti dalla Prefettura. “Non vorrei che questa circolare sia intesa come un ‘via libera’ alle uscite ma che sia utile a chi ha figli con disabilità. Aspettiamo delucidazioni dalla Prefettura” fa sapere Roberto Azzoni, sindaco di Abbadia.

“Io sono per l’applicazione delle norme – spiega da Valmadrera il sindaco Antonio Rusconi – quando avremo la norma scritta allora aspetteremo chiarimenti dalla prefettura e se valida la applicheremo”.

Il sindaco Marco Ghezzi

“Queste cose qui se le inventano a Roma e se le gestiscono a Roma. Noi a Calolziocorte non cambiamo linea”. Secco il commento del sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi, comune di confine con la bergamasca tra i più colpiti dall’emergenza coronavirus. In ballo c’è la salute delle persone: “Non è possibile in questo momento dare segnali discordanti. Per quanto riguarda il nostro comune resta in vigore l’ordinanza regionale – continua -. Una settimana in più o in meno non fa la differenza. Ricordiamoci che si tratta di rimanere a casa sul divano, non stiamo parlando di persone rinchiuse in un bunker”.

 

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