Giornata in ricordo delle vittime dell’amianto, le iniziative del GAM

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Giovedì 28 aprile il convegno “Liberi dall’Amianto” e sabato un momento di raccoglimento

Lecco, ricordano dall’associazione, è 47esima in Italia per vittime dell’amianto

LECCO – Passeggiando in questi giorni accanto alla statua del Manzoni, nella piazza di Lecco a lui dedicata, è possibile notare una pianta di Davidia Invulcrata. I suoi meravigliosi fiori bianchi e dalla forma insolita che ricorda quella dei fazzoletti, rappresentano le lacrime versate da tutte le vittime dell’amianto, e dai loro cari, come recita la targa apposta sul monumento del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv.

La Davidia, pianta simbolo del Parco Eternot di Casale Monferrato, era stata donata al Gam e alla sua presidente Cinzia Manzoni che a sua volta, nel 2019, aveva voluto farne dono alla città quale “ricordo vivente” per non dimenticare appunto le persone scomparse a causa della fibra killer, purtroppo numerose anche a Lecco: il nostro territorio si colloca infatti al 47° posto sui 100 comuni italiani con più morti per amianto (dati Inail).

Da sempre attivo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e incentivare le bonifiche laddove sia ancora presente questo materiale altamente cancerogeno, il Gam propone alcune iniziative in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, cui sono invitati a partecipare cittadini e rappresentanti istituzionali.

Giovedì 28 aprile, alle ore 20.45 presso la Sala Polivalente di via Luigi Tavola a Valgreghentino, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si svolgerà il convegno “Liberi Dall’Amianto”, un’occasione preziosa per conoscere in modo approfondito il problema e come affrontarlo.

Cos’è l’amianto e dove si trova? Quali pericoli per la salute e per l’ambiente? Cosa possiamo fare per smaltirlo in sicurezza? A chi può rivolgersi il cittadino per un supporto? A rispondere saranno la presidente del Gam Cinzia Manzoni, l’ingegnere Alberto Invernizzi (membro della sottocommissione tecnica del Gam) e l’avvocato penalista Paolo Erik Liedholm, componente di AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto) di Casale Monferrato.

Sabato 30 aprile, alle ore 16, si terrà invece un momento di raccoglimento e di omaggio alla memoria delle vittime presso il monumento in piazza Manzoni a Lecco, sui seguirà, alle ore 17 nella Basilica di San Nicolò, la Santa Messa in suffragio. L’associazione vuole anche ricordare Michele Michelino, scomparso nella giornata di giovedì 21 aprile a Sesto San Giovanni.

“Con il suo Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio – dichiara commossa Cinzia Manzoni – ha collaborato con associazioni, professionisti e enti di tutta Italia per una nuova legge sul rischio ambientale pari a zero, per una nuova normativa sul riconoscimento delle malattie professionali e delle indennità e per processi più equi. E’ stato davvero un gigante nella lotta contro le morti nelle fabbriche, dedicando la sua vita a chiedere giustizia per i lavoratori vittime dell’amianto. Perdiamo un grande uomo e un caro amico”.

Il Gruppo Aiuto Mesotelioma, che si appresta a partecipare da protagonista a altre due iniziative (la prima è la “Giornata straordinaria per l’aria pulita”, sabato 23 aprile, promossa da Rete Ambiente Lombardia presso l’oratorio di Cavatigozzi, frazione di Cremona, con l’assemblea regionale delle associazioni aderenti e nel pomeriggio un convegno medico-scientifico sul tema “Ambiente e salute tra inquinamento e Covid-19”; la seconda, “Amianto e mesotelioma: tutti innocenti”, tavola rotonda organizzata dalla senatrice Tatjana Rojc e in programma venerdì 13 maggio a Roma) comunica che, a seguito di alcune segnalazioni e di un sopralluogo lungo il sentiero che dall’Eremo conduce alla Vetta del Monte Barro, sono stati rilevati alcuni frammenti contenenti fibre di amianto, come confermato dalle analisi
eseguite da un’azienda specializzata.

“In accordo con il Parco Monte Barro – spiega Cinzia Manzoni – si è proceduto a avvisare il Comune di Galbiate che, prontamente, ha emesso un’ordinanza di chiusura temporanea del sentiero, la cui riapertura è prevista non appena verrà completata la bonifica del terreno”.