Pescate. Svincolo vietato, il sindaco bacchetta gli autotrasportatori: “Sicurezza prima di tutto”

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dante de capitani
Dante De Capitani, sindaco di Pescate

Dante De Capitani tira dritto e risponde ai vertici della FAI

“In questi anni dove sono stati gli autotrasportatori? Mai una protesta contro una viabilità da Terzo Mondo. Finalmente qualcuno si fa sentire come ho già fatto io in passato”

PESCATE – Il sindaco di Pescate risponde alle proteste degli autotrasportatori in merito al divieto ai trasporti eccezionali di passare sul ponte pedonale dello svincolo che conduce al Terzo Ponte.

Dante De Capitani tira dritto dicendo chiaramente che la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto e non perde l’occasione per bacchettare i vertici della Federazione Autotrasportatori Italiani (FAI) che nelle scorse ore hanno manifestato pubblicamente tutto il loro dissenso contro il provvedimento.

“Gli Autotrasportatori hanno tutto il diritto di trasportare le loro merci anche con i carichi eccezionali, ma un sindaco ha il dovere di tutelare la sicurezza oltre che dei propri cittadini anche dei pedoni, ciclisti e automobilisti che transitano sul proprio territorio, ed è quello che sto facendo – ha detto De Capitani -. È bastato chiedere alla mia Polizia locale di vietare il transito dei veicoli eccezionali sugli svincoli in salita e discesa del Ponte Manzoni e mi son tirato addosso le ire non solo della categoria degli Autotrasportatori locali ma pure di quelli regionali e nazionali che minacciano manifestazioni di protesta per lunedì prossimo”.

“Peccato che in tutti questi anni gli Autotrasportatori non abbiano mai manifestato per avere la Lecco-Bergamo, per nuovi ponti sull’Adda, contro una viabilità locale da Terzo mondo o per le criticità dell’attraversamento di Lecco e della galleria per Ballabio che si allagano ad ogni temporale – ha rincarato la dose prima di spiegare ancora le motivazioni del divieto -. I carichi eccezionali devono essere autorizzati e sotto gli svincoli del Terzo Ponte c’è un attraversamento ciclopedonale che l’Anas anni fa ha lasciato a noi e che da 40 anni non vede interventi di manutenzione”.

“Non abbiamo i disegni, i calcoli e i coefficienti di sicurezza di quel manufatto e nemmeno risultanze di prove di carico per testarne la resistenza. In più ci sono crepe trasversali evidenti sulla spalla nord e copriferri scoperti, sintomi di una sofferenza strutturale. Vogliamo continuare a farci passare sopra bestioni da oltre 200 tonnellate come ci è stato richiesto? Vogliamo tirare il collo a quel ponticello? Io dico di no e siccome oltre che professore di Fisica ho anche una laurea in Ingegneria Civile, non autorizzo più passaggi extracarico”.

Il sindaco di Pescate, poi, offre una via d’uscita: “La soluzione? Quel tratto di strada deve tornare ad Anas, loro hanno la forza economica e tecnica per rimetterlo in sicurezza per i carichi eccezionali, che non può avere un comune come il nostro. L’abbiamo chiesto alla Provincia, alla Regione e ad Anas nell’ultima conferenza dei sindaci del circondario di Lecco, unitamente ad altre opere per 30 milioni di euro. Anche perché su quel sottopasso ciclopedonale ci passano i veicoli diretti o uscenti dal Terzo Ponte ma ci passeranno anche quelli diretti al Quarto Ponte in fase di costruzione e la manutenzione non può essere lasciata al comune di Pescate”.

Il sindaco, con chiarezza, delinea la situazione se le cose non cambieranno: “Lasceranno a noi la manutenzione comunque? Io non sono obbligato a far transitare i veicoli fuori carico, e non voglio spendere i soldi dei cittadini di Pescate per sistemare quel sottopasso e far transitare gli eccezionali, quindi si cerchino altre strade su cui passare. Faranno manifestazioni di protesta lunedì? Bene io ne ho fatte cinque di manifestazioni di protesta per il mio territorio in dodici anni e trovare finalmente qualcuno che alza la testa e che si fa sentire per la situazione viabilistica locale, come ho fatto io in questi anni, non mi dispiacerebbe affatto”.