Test sierologici, Suello tira dritto: “Mancanza di risposte in vista della fase 2”

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Già 700 le risposte al sondaggio sui test sierologici

“Valuteremo come procedere nel più breve tempo possibile”

SUELLO – Uno “screening” su tutta la popolazione per mappare il contagio da Covid-19. E’ questa la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal sindaco di Suello, Giacomo Angelo Valsecchi, che aveva scritto una lettera a Regione Lombardia, Prefettura di Lecco e dell’Ats Brianza.

Il sindaco è molto preoccupato sia per il numero di casi accertati in paese sia per tutte quelle persone che hanno manifestato i sintomi ma alle quali non è mai stato fatto un tampone. In vista della fase due, quindi, ha chiesto il potenziamento dell’attività diagnostica per i paesi e i territori dove il contagio è stato molto alto, come ad esempio Suello. In caso negativo aveva fatto sapere di essere pronto a procedere in maniera autonoma.

Ieri, il presidente della provincia Claudio Usuelli e il sindaco Virginio Brivio avevano chiarito che “sul tema delicato dei test sierologici, ci siamo confrontati con il Prefetto di Lecco e con i vertici di ATS e ASST e ci sentiamo di invitare i sindaci a non prendere iniziative autonome“.

Sempre ieri, il sindaco Giacomo Angelo Valsecchi ha aggiornato i cittadini sulla situazione e sull’andamento del sondaggio proposto per valutare di rivolgersi a una struttura privata per l’effettuazione del test sierologico.

Il sondaggio che vi abbiamo proposto rispetto alla possibilità di effettuare test sierologici sta avendo un buon riscontro. Ad oggi abbiamo avuto circa 700 risposte. Domani sera, terminato il sondaggio, valuteremo come procedere nel breve tempo possibile.

Vorremmo rassicurarvi che la decisione di procedere in modo autonomo non è dettata ‘dal voler fare di testa nostra’ ma dal buonsenso e dal senso di responsabilità che abbiamo nei confronti della comunità che rappresentiamo, duramente colpita e con una percentuale di positivi rispetto al numero di abitanti che è dell’1,7% (determinati dai soli n. 31 tamponi effettuati). Siamo convinti che ‘confusione e smarrimento’ vengono generate da questa continua incertezza, dalla mancanza di risposte e azioni precise in vista della fase 2, ormai alle porte. Ci viene detto che dobbiamo attenerci alle direttive e alle procedure: quali? In che modo e soprattutto entro quali tempistiche certe?

Alla luce di questo ci sentiamo di utilizzare gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per avere più chiara la situazione, strumenti che sono un’opportunità, lo ribadiamo, e non un obbligo.

Come premessa dobbiamo comunicarvi in assoluta trasparenza che non ci è stato possibile determinare un contributo economico pubblico del Comune a causa di impedimenti normativi che non dipendono dalla nostra volontà. Pertanto non abbiamo la certezza che il costo che vi era stato comunicato rimanga quello. Stiamo ovviamente valutando le offerte tenendo conto di tutti questi fattori.

Il test sierologico per cui abbiamo preso informazioni e contatti con il sindaco di Robbio, nel Pavese, il quale ha già provveduto a effettuare i test nella sua comunità, è prodotto dalla Snibe Cinese e si chiama Maglumi, che ha ottenuto la certificazione CE a febbraio.

Se il protocollo di Regione Lombardia dovesse prevedere di effettuare i test sierologici a tutte le persone che abbiamo censito, in tempi brevi ma soprattutto certi, ci affideremmo ovviamente a quello.

Vi teniamo aggiornati, non ci lasciamo trascinare dalle polemiche sui giornali perché il nostro unico obiettivo è la cura della nostra comunità e il bisogno di avere risposte certe.
A tal proposito specifichiamo che ATS Brianza ci ha invitato a non procedere in autonomia, non proibito, e proprio in mancanza di risposte chiare e tempistiche certe la nostra volontà è di procedere: siamo assolutamente liberi di agire secondo la nostra coscienza”.