Una terza classe in meno al Liceo Grassi, la preoccupazione dei prof

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L’ufficio scolastico ridurrebbe il numero di ‘terze’ al Liceo Grassi

I docenti in una lettera: “Contrari alla logica dei numeri, penalizza gli studenti”

LECCO – “Grande preoccupazione per la decisione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di ridurre il numero delle future classi quarte” è quanto esprimono i docenti del Liceo Grassi di Lecco in una lettera invitata dalla prof. Gilda Tentorio.

Attualmente le classi terze a indirizzo scientifico tradizionale contano 73 alunni, mentre 80 quelle di Scienze Applicate.

“Secondo l’Ufficio Scolastico sono numeri troppo bassi per confermare la conformazione attuale, cioè quattro sezioni di Liceo Scientifico e quattro di Scienze Applicate – si legge nella missiva – I docenti sono contrari a un ragionamento basato solo sui numeri, che esclude considerazioni più vaste, e vogliono esporre le loro ragioni alla cittadinanza anche attraverso la stampa locale. Fondamentale è la crescita serena dei nostri ragazzi, specialmente dopo le restrizioni dovute alla pandemia. Occorre investire sulla scuola per farla essere il luogo privilegiato di socializzazione e di educazione: ciò significa prima di tutto offrire a docenti e studenti un ambiente didattico sereno e adeguato”.

“Le motivazioni sono dunque di carattere didattico e pedagogico – scrivono – da decenni gli studiosi confermano quanto sia importante un numero ridotto di alunni per classe, in modo da rendere la scuola più inclusiva, e la didattica più efficace e personalizzata. Smembrare invece una classe e modificare l’assetto di tutte le altre, va esattamente nella direzione opposta. La richiesta di ridurre il numero di classi, sempre poco felice, risulta oggi tanto più inopportuna, in quanto penalizza studenti che già hanno sofferto molto a causa dell’emergenza sanitaria (due anni di DAD): solo in quest’ultimo anno sono riusciti gradatamente a ricostruire relazioni tra pari e con i docenti, nonostante le limitazioni ancora presenti. I docenti si sono impegnati nell’accompagnare gli studenti in un percorso volto a creare gruppi di classe coesi e dinamiche virtuose”.

“Eliminare una classe – aggiungono – significa disperdere gli studenti nelle altre sezioni, con frattura della coesione così faticosamente ricostruita e nuove problematiche di ambientazione. Da sottolineare inoltre che si va in una direzione opposta a quella auspicabile dal punto di vista sanitario: classi numerose, con relativi problemi di distanziamento. I docenti del Liceo Grassi auspicano una riflessione più ponderata su queste problematiche che colpiscono i nostri studenti e le loro famiglie”