Verde urbano, il Comune al lavoro per un regolamento ‘ad hoc’

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L’agronomo Dell’Oro: “La tutela del verde urbano, pubblico e privato, è fondamentale sia per la sua funzione paesaggistica che ecologica”

I lavori in commissione I. Nel giro di tre mesi la bozza dovrebbe essere pronta

LECCO – Il Comune di Lecco al lavoro per la stesura di un regolamento del verde pubblico e privato in città. Il tema è approdato settimana scorsa in commissione I: come spiegato dall’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi, infatti, il comune attualmente non è dotato di un regolamento che disciplina il verde urbano, sia di proprietà pubblica che privata. “In questo regolamento rientreranno anche la gestione delle aree cani, degli orti comunali e delle aree verdi in generale – ha sottolineato Sacchi – ma anche altri aspetti, non secondari, come la disciplina delle donazioni da parte dei privati. Confidiamo nel giro di tre mesi di avere la bozza pronta per l’approvazione in consiglio comunale”.

Ad entrare nel merito dell’iter è stato l’agronomo Michele Dell’Oro: “Il regolamento interessa il verde urbano, cioè ciò che sta nel perimetro della città – ha premesso – esclude quindi i boschi (la Provincia di Lecco è quella con il maggior tasso di boscosità in Lombardia, nr). Perché è importante tutelare il verde urbano e disciplinarlo? Per diversi motivi, che vanno dal ruolo primario che ha nella fornitura di servizi ecosistemici, dalla sua funzione climatica – il verde mitiga gli eccessi delle manifestazioni metereologiche a cui stiamo assistendo sempre più negli anni, all’importanza che il verde urbano ha nell’inserimento di elementi di biodiversità nel tessuto urbano. Le città moderne sono in sintonia con il verde circostante: non solo per un discorso paesaggistico ma anche ecologico”.

Il regolamento, inoltre, sarà un fondamentale strumento di educazione nella gestione del verde pubblico e privato: “La gran parte della componente verde a Lecco è privata – ha sottolineato l’agronomo Dell’Oro – intendiamo regolare anche questo aspetto, cercando di puntare sull’educazione piuttosto che sulla sanzione”. “Il documento avrà inserito al suo interno anche un supporto tecnico, sotto forma di progettazione preliminare, e sarà un riferimento per i tecnici e i professionisti che dovranno operare nel comune”.

L’agronomo a quindi illustrato brevemente le proposte di capitoli che andranno a comporre il futuro regolamento: non solo norme chiare sulle potature e sugli abbattimenti ma anche, ad esempio, regole che inquadrino affidamenti e sponsorizzazioni, “iniziative lodevoli che al momento però non sono disciplinate”, le regole di accesso alle aree verdi, la salvaguardia dei corridoi ecologici, i criteri di compensazione su eventuali danni causati dalla caduta di piante, le interferenze con la viabilità e anche i cantieri. I lavori della commissione proseguiranno nelle prossime settimane.