Lo sfogo del genitore: “Ha atteso 10 ore per poi essere trasferita all’ospedale di Sondrio”.
“Ci hanno detto che a Lecco non c’erano posti”
LECCO – “E’ una vergogna quello che è successo a mia figlia al Pronto Soccorso di Lecco. Ha dovuto attendere 10 ore, dalle 14 alle 23.50 circa, per poi sentirsi dire che l’avrebbero trasferita in ambulanza all’ospedale di Sondrio perché all’ospedale di Lecco non avevano posti disponibili. Non ci sono parole”.
A. I., residente a Lecco insieme alla moglie e alla figlia di 17 anni è furibondo: “Si è sentita male sabato – racconta – L’abbiamo portata al Pronto Soccorso ed è stata dimessa dopo che averle diagnosticato la mononucleosi. Nei giorni successivi la situazione è peggiorata e ieri, non riuscendo quasi più a parlare, l’abbiamo riportata al Pronto Soccorso. E’ stato un calvario. Un’attesa estenuante durata quasi 10 ore, dalle 14 alle 23.50, e quando finalmente sembrava che i medici intervenissero ci siamo sentiti dire che l’avrebbero trasferita in ambulanza a Sondrio”.
Il genitore non usa mezzi termini: “Quanto successo è vergognoso e rispecchia la situazione di un Paese che fa acqua da tutte le parti. Se la situazione dell’ospedale di Lecco, definito un’eccellenza, è questa, non oso immaginare la situazione in cui versano le altre strutture. Adesso faremo spola da Lecco a Sondrio, speranzosi che nostra figlia guarisca presto, ma quanto accaduto è inammissibile, una situazione che merita di essere denunciata pubblicamente”.