Aperta la pesca all’agone, la ‘sardina’ del Lario

Tempo di lettura: 2 minuti

Via libera alla pesca dell’agone sul lago, pescatori già  in azione

I guardiapesca della Fipsas impegnati nei controlli

LAGO – E’ arrivato il momento atteso per tutto l’anno dai pescatori lariani: da oggi si è aperta infatti la pesca all’agone, pesce tipico del nostro lago e meglio conosciuto in cucina come ‘missoltino’, uno dei piatti della tradizione del territorio.

Abitudinario delle grandi profondità, solo in questo periodo l’agone torna verso riva per deporre le sue uova e per proteggerne la riproduzione è stato introdotto il divieto di cattura per un periodo di circa un mese. Quest’anno il divieto è scattato il 15 maggio scorso ed è terminato a mezzanotte di ieri, 14 giugno.

Da Lecco fino a Colico, è partita dunque la stagione dell’agone: da riva oppure dai tipici cavalletti posizionati nel lago, i pescatori allungano le proprie lenze dotate di file di ami, mentre dal tramonto in poi cambia la tecnica di pesca. Con il primo buio, infatti, l’agone si sposta nelle acque più basse e può essere catturato utilizzando il cosiddetto ‘quadrato’, una grossa rete sostenuta da un manico che viene immersa di fronte alla riva e sollevata per effettuare la cattura.

La misura minima di cattura consentita è di 15 centimetri ad esemplare per un totale di 5 chili massimo di pescato.

In questi giorni sono stati effettuati i controlli di Fipsas e già qualche sanzione è scattata a quanti hanno violato il divieto. Controlli che proseguiranno per verificare che tutti i pescatori siano dotati del tesserino obbligatorio e che rispettino le misure previste dalla normative.