Non ha ceduto al tempo avverso la ‘Festa delle Feste’ bellanese
A sovrastare la pioggia, sotto il Municipio, un unico grande grido: “Pesa Vegia!”
BELLANO – Oltre quattrocento anni di tradizione non possono essere scalfiti dalla pioggia. Quando i cittadini di Bellano ieri mattina si sono svegliati forse, anche solo per un momento, possono aver dubitato che lo spettacolo della Pesa Vegia avrebbe avuto luogo. E invece il sindaco Antonio Rusconi, quasi alla vigilia dell’appuntamento, quando già si sapeva che su Bellano acqua sarebbe scesa dal cielo, aveva ribadito: “La Pesa Vegia si fa in qualunque condizione meteo”.
E così è stato: per tutta la sera non c’è stata tregua, ma la Pesa Vegia ha tenuto testa alla pioggia battente. Del resto, fronteggiare le avversità non è cosa nuova per lei: neanche il COVID era riuscito a piegarla, magari parzialmente indebolirla, ma l’animo era sempre lì, pronto a emergere.
E anche stavolta non c’è stata eccezione: pian piano, bellanesi e avventori da fuori, hanno abbandonato i caldi bar, le accoglienti case, e si sono messi in viaggio a piedi, in macchina, treno, battello, navetta (quest’anno erano molteplici i mezzi disponibili per raggiungere la manifestazione) per trovarsi sul lungolago e partecipare alla “Festa delle Feste”. Un rito collettivo, longevo e affascinante.
Insieme al fragore della pioggia ha risuonato il traino delle pese: da entrambi i lati della strada, file di ombrelli in attesa di incitare gli impavidi giovani e bambini sfreccianti sotto il diluvio, trascinando tolle e latte. Diluvio che ancora non aveva dato il meglio di sé, iniziato a farsi più insistente proprio con l’ingresso del Governatore in paese. Il lago increspato dal forte vento non ha certo agevolato il recupero e l’entrata in scena via barca ma la banda ha rallegrato gli spiriti infreddoliti, sia del pubblico che dei figuranti in costumi tradizionali appena approdati, e di quelli schierati sul molo.
E poi via, il corteo verso il Municipio per il momento clou della Pesa Vegia: la lettura delle Benevola Ordinanza. Intanto la pioggia ha continuato a scorrere veloce, inzuppando la folla, in trepidante attesa di conoscere se quest’anno sarà “Pesa Vegia o Pesa Nova?”. Tra i presenti qualcuno si è trattenuto a Bellano già dal pomeriggio per visitare le location distribuite in varie zone del paese tra cui la Casa della Teresa di Pom, a cui è dedicato un canto popolare, e addentrarsi nell’Orrido di Bellano, aperto già dal mattino, vivendo a 360 gradi lo spirito della Pesa Vegia.
Un lavoro immane dietro alla manifestazione, lungo mesi e che vede ogni anno, ogni 5 gennaio, uno stuolo di volontari faticare e impegnarsi per il risultato di una notte, carica però di magia e di storia, la storia di Bellano. Senza dimenticare Protezione Civile, Vigili del Fuoco, soccorritori e Forze dell’Ordine che consentono di vivere la Pesa Vegia in tranquillità e allegria, intonando ‘Teresa di Pom’.
Un concerto di rumori questa Pesa Vegia, ma alla fine più degli altri, anche più forte della pioggia, solo uno si è elevato: “Pesa Vegia!”. Due parole, pronunciate in coro, sufficienti per garantirne il successo.
VIDEO
Traino delle pese
Corteo figuranti verso il Municipio
“Pesa Vegia o Pesa Nova?”