Cernusco, formaggino scaduto a scuola: nessuna sanzione alla ditta

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Il sindaco De Capitani ha risposto ai genitori: “Episodio grave, fortunatamente senza conseguenze”

Le famiglie hanno contestato il silenzio che ha avvolto questa vicenda: “Paghiamo un servizio che riguarda l’alimentazione, la salute, e chiediamo quindi che sia fornito con attenzione e scrupolosità”

CERNUSCO – Formaggino scaduto a scuola: nessuna sanzione alla ditta appaltatrice del servizio, che però si è “dichiarata disponibile a incontrare le famiglie che desiderano approfondire e conoscere le modalità di scelta degli alimenti e di preparazione dei pasti serviti agli alunni”. Sono le parole pronunciate ieri sera, lunedì, in consulta istruzione dal sindaco Giovanna De Capitani, invitata a rendere conto su quanto successo qualche settimana fa all’interno della scuola primaria cernuschese.

Un formaggino scaduto da 9 giorni

Lo scorso 25 settembre, una bambina aveva infatti portato a casa un formaggino risultato scaduto da 9 giorni. Un episodio che la famiglia aveva segnalato in Comune, mandando poi una segnalazione scritta alla ditta erogatrice del servizio per aprire così la procedura di controllo. Ieri sera, in consulta, si è tornati sulla questione. Presenti anche diversi genitori che, nei giorni scorsi, avevano inviato anche una lettera al sindaco per chiedere chiarimenti, contestando innanzitutto il silenzio “inspiegabile e irritante” che ha contornato quanto successo. “Non un comunicato ufficiale, non un avviso sui diari dei bambini, nemmeno delle scuse; né da parte di chi ha sbagliato, né da parte di chi è formalmente responsabile del servizio”.

“Paghiamo un servizio che riguarda l’alimentazione, la salute”

Nella lettera i genitori precisano con chiarezza la propria posizione: “Siamo dei papà e delle mamme ed affidiamo i nostri figli alla nostra scuola con fiducia. La stessa fiducia che sappiamo di poter riporre negli insegnanti vogliamo poterla riporre anche in chi quotidianamente dà da mangiare ai nostri bambini. Paghiamo un servizio che riguarda l’alimentazione, la salute, e chiediamo quindi che sia fornito con attenzione e scrupolosità. E trattandosi di un servizio rivolto non a noi, ma ai nostri figli, siamo doppiamente esigenti. Non vogliamo essere fraintesi, nessuno è perfetto: un errore può sempre accadere, ed è quasi sempre accettabile, in ogni ambito e in ogni situazione. Non giudichiamo le persone dagli errori, ma da come li ammettono e da come dimostrano di voler rimediare”.

Le parole del sindaco

Parole chiare e decise, a cui il sindaco De Capitani ha risposto sottolineando di ritenere grave quanto accaduto: “Fortunatamente non ci sono state conseguenze. L’azienda fornitrice del servizio è nota per affidabilità e serietà nell’erogazione dei pasti alle mense scolastiche e non si sono mai verificati, prima d’ora, episodi che potessero mettere in discussione il rispetto degli accordi di fornitura”.

Il sindaco Giovanna De Capitani

Una premessa necessaria per poi ricapitolare quanto successo: “La responsabile del servizio Istruzione si è immediatamente attivata contestando alla ditta fornitrice del servizio mensa scolastica la somministrazione di alimenti scaduti”.

La ditta appaltatrice ha promesso più controlli

In data 5 ottobre, l’azienda SerCar ha inviato le proprie controdeduzioni scusandosi per l’accaduto. “L’azienda ha comunicato di aver percorso a ritroso tutte le tappe che possono aver portato alla non conformità in oggetto, e in totale trasparenza non siamo riusciti a capire l’origine del problema tra le due possibili ipotesi ovvero la presenza di prodotto residuo in cella (esclusa dal Responsabile di Produzione) o la presenza di qualche confezione con TMC differente dagli altri, presente all’interno dei plateau consegnati in data 17/06/2019 e 01/07/2019 al Centro cottura di Merate (eventualità però esclusa dal fornitore). Non potendo stabilire la responsabilità dell’accaduto, abbiamo sensibilizzato d’ora in avanti il Responsabile di Produzione di farsi carico del controllo di ogni vaschettina di formaggio anziché solo di alcune casuali come avviene attualmente.”

Il ruolo della Commissione mensa

I genitori avevano contestato anche il diniego, impartito dal vicesindaco, ai papà e alle mamme facenti parte della commissione mensa di poter effettuare un sopralluogo a scuola perché la commissione era scaduta con il precedente anno scolastico: “L’attuale Regolamento prevede la decadenza al termine di ogni anno scolastico. La Giunta Comunale nomina la nuova Commissione non appena la Scuola comunica i nominativi dei nuovi rappresentanti dei genitori e dei docenti. I criteri e la tempistica di tale scelta sono esclusivamente di competenza della Scuola. In questo momento siamo ancora in attesa di tali nominativi e per questo motivo impossibilitati a costituire la nuova Commissione Mensa per l’anno scolastico 2019/20”.

Il caso all’odg della prima commissione mensa

De Capitani assicura che dell’argomento si tornerà a parlare: “Durante la prima seduta della Commissione Mensa sarà cura della ditta appaltatrice affrontare nuovamente il tema con i componenti presenti, al fine di illustrare le modalità di controllo applicate dopo la segnalazione sul superamento della scadenza dell’alimento e valutare eventuali ulteriori azioni a tranquillità dell’Ente appaltante e soprattutto delle famiglie”.