Cernusco, intitolata a Luigi Rusca la biblioteca comunale

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Ieri pomeriggio, sabato, la partecipata cerimonia di intitolazione

A vent’anni dalla nascita, la biblioteca comunale è stata dedicata a Luigi Rusca, letterato milanese che aveva scelto Cernusco come rifugio

CERNUSCO – Prima l’approfondimento storico affidato a Monica Maggioni e Dario Cercek, poi la cerimonia vera e propria di intitolazione, con l’accompagnamento dalla banda. Da ieri, sabato, la biblioteca comunale di Cernusco, cuore pulsante dell’attività culturale del paese, può fregiarsi di un nome, quello di Luigi Rusca. Dopo un processo di coinvolgimento della cittadinanza, l’amministrazione comunale ha infatti scelto di dedicare lo spazio di lettura, studio e prestito dei libri alla memoria di Luigi Rusca, illustre letterato milanese che aveva eletto Cernusco a domicilio per il fine settimana, legandosi indissolubilmente anche all’ospedale di Merate di cui fu presidente e a cui lasciò importanti donazioni.

L’iniziativa, promossa in occasione del ventesimo di attività sul territorio della biblioteca, si è aperta ieri pomeriggio alla scuola primaria con il dibattito “Rusca: la Rai, l’editoria e la storia” che ha visto dialogare la giornalista cernuschese, già presidente Rai Monica Maggioni e lo scrittore e giornalista Dario Cercek. Ad anticipare il momento di approfondimento storico le premiazioni del concorso letterario nazionale.

Dopodiché, è stata la volta di svelare la targa della biblioteca, realizzata sulla vetrata d’ingresso basandosi sul logo (un albero che si sviluppa verso il cielo ancorato a una base di libri) realizzato da Emma Consonni, studentessa cernuschese al quarto anno del liceo artistico. “E’ un piacere essere qui oggi” ha esordito il sindaco Gennaro Toto ricordando il processo di partecipazione cittadina confluito poi nella scelta, da parte della Giunta, del nome di Rusca per “appartenenza territoriale e rilievo culturale. Una biblioteca è molto di più di una somma di mattoni e librerie: è un luogo di scoperta e curiosità dove possono nascere nuove idee. I libri aprono le porte della conoscenza e ampliano la visione del mondo”.

Pietro Santoro e Gennaro Toto

Al fianco del sindaco, l’assessore Pietro Santoro che, in quanto delegato alla Cultura fino a qualche settimana fa (con il rimpasto di Giunta Santoro ha ceduto la cultura al capogruppo Gerardo Biella acquisendo la delega al Bilancio del sindaco Toto), ha seguito passo passo questo progetto, arrivato ieri a compimento. Dario Vanoli ha infine tratteggiato un profilo di Rusca, ricordandone la presenza discreta e riservata in paese: “Lo si vedeva solo nel fine settimana quando la domenica andava a messa con la moglie Carla, a sua volta not per l’impegno nella scuola per infermieri all’ospedale di Merate”.

 

Dario Vanoli

 

Una dedizione, quella al presidio di via Cerri, condivisa dall’intera famiglia: Rusca fu infatti anche presidente dell’ospedale di Circolo di Merate. Letterato e appassionato di cultura classica, Rusca fu compagno di classe al liceo di Carlo Emilio Gadda e amico di molti e illustri intellettuali del suo tempo. A lui si deve l’intuizione di creare al collana della Bur (biblioteca universale Rizzoli), convinto che la cultura dovesse essere un patrimonio di tutti.
Morì a Merate nel 1986 lasciando molti lasciti all’ospedale. “E’ un onore per noi dedicare a lui la biblioteca del paese in cui amava rifugiarsi dopo gli impegni settimanali”.

Santoro ha voluto ringraziare poi tutti i volontari che nel corso di questi venti anni hanno garantito un vitale funzionamento della biblioteca e ha poi invitato i numerosi presenti a visitare la mostra allestita negli spazi interni dedicata a Rusca e realizzata in collaborazione con la biblioteca civica di Merate.