“I donatori anziani”: ha colto nel segno la serata promossa da Aido e Fabio Sassi

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L’incontro è stato promosso il 10 ottobre al Teatro Smeraldo di Airuno

L’intervento della direttrice del Nespolo Paola Manzoni a sottolineare le sfide dell’Hospice Il Nespolo

 

AIRUNO – Si è svolta con successo la serata scientifico-divulgativa “I donatori anziani: una risorsa per i pazienti in attesa” il 10 ottobre al Teatro Smeraldo di Airuno. L’evento, organizzato da Aido Lombardia in collaborazione con Aido Lecco, Aido Airuno e diverse associazioni locali, ha attirato un pubblico numeroso, evidenziando l’importanza della donazione di organi da parte di pazienti anziani.

Un momento centrale della serata è stato l’intervento della dottoressa Paola Manzoni, direttrice sanitaria dell’Hospice Il Nespolo e rappresentante dell’associazione Fabio Sassi. Manzoni ha trattato le difficoltà legate alla donazione di organi al di fuori dell’ambiente ospedaliero, sottolineando le sfide logistiche e organizzative che si presentano in contesti come gli hospice e le aree periferiche. Ha inoltre rimarcato la determinazione a rispettare i desideri di pazienti e famiglie, trovando soluzioni operative anche in situazioni complesse.

La dottoressa Paola Manzoni

“Nell’ambito degli hospice, la donazione diventa una sfida logistica e organizzativa molto più complessa,” ha dichiarato Manzoni. “Tuttavia, siamo sempre motivati a onorare i desideri dei pazienti e delle loro famiglie.” Ha anche sottolineato che, nonostante le fragilità crescenti dei pazienti anziani, la donazione può rappresentare un valido strumento di elaborazione del lutto.

L’evento ha incluso la proiezione del cortometraggio “Seventyfive Bpm,” già presentato al Festival di Venezia, e ha visto anche la partecipazione del dottor Giuseppe Piccolo, coordinatore regionale Trapianti della Regione Lombardia, che ha sottolineato l’importanza della sensibilizzazione pubblica. Francesco Raponi di Aido ha fornito un aggiornamento sulla situazione della donazione degli organi nel territorio.

La serata ha rappresentato un’importante occasione di riflessione su un tema di grande rilevanza sociale. L’Associazione Fabio Sassi, attiva da oltre 30 anni nell’assistenza ai malati terminali, ha ribadito il suo impegno nella promozione della cultura della donazione e nel supporto alle famiglie. L’evento ha messo in luce la necessità di continuare a sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione degli organi, affinché sempre più persone, anche in età avanzata, possano considerare questo gesto come un’opportunità di dare nuova vita a chi è in attesa di un trapianto.