L’amministrazione comunale affiderà l’incarico alle due progettiste: la loro proposta è stata scelta tra 4 idee progettuali
Panzeri: “Partiamo da questa bozza, che ha incontrato il maggior favore delle persone coinvolte e poi analizzeremo bene costi e dimensioni”
MERATE – Casa della musica, via libera al progetto firmato dall’ingegnere Marianna Comotti e dell’architetto Elena Formenti. E’ quanto ha deciso l’amministrazione comunale dandone notizia martedì durante la riunione della commissione territorio che ha affrontato all’altro punto all’ordine del giorno la questione delle rigenerazione urbana.
Il sindaco Massimo Panzeri, delegato anche ai Lavori pubblici, ha informato che tra le quattro idee progettuali presentate per trasformare i ruderi di Cascina Galli nella nuova sede delle associazioni musicali della città, è stato scelto di proseguire con quella firmata da Comotti e Formenti, affidando loro quindi l’incarico del progetto che dovrà metter in chiaro i costi e le dimensioni effettive.
“Ritengo ad esempio che, per come è stato abbozzato, il progetto sia fin troppo grande come dimensioni e di questo ne parleremo poi cammin facendo in commissione con i progettisti – ha precisato Panzeri – . Abbiamo deciso di procedere con l’assegnazione dell’incarico a questi progettisti perché è sulla loro idea che è ricaduto il consenso più ampio da parte anche delle associazioni che dovranno dar vita alla casa della musica”.
La prima bozza prevedeva la realizzazione di quattro blocchi, di due altezze diverse, collegati al centro da una grande vela. La struttura, di 2.300 metri quadrati, cui vanno poi aggiunti tutti gli spazi interrati, prevedeva le aule per la scuola di musica, mediateca, sala studio, due sale per conferenze e spettacoli.
Il consigliere di minoranza Roberto Perego ha chiesto lumi sulla commissione allargata per valutare i progetti della casa della musica richiesta nell’ultima riunione in cui era stata affrontata la questione sul futuro di Cascina Galli. Richiesta condivisa dal collega Alessandro Pozzi, su cui però la maggioranza ha risposto in maniera compatta con un sostanziale no. “Ci sarà tempo per il confronto e le discussioni” ha chiosato il presidente della commissione Alessandro Vanotti. “Adesso però andiamo avanti altrimenti il progetto rischia di diventare vecchio prima ancora di iniziare”.