Merate: Comitato Civico Ambiente a Roma per parlare della riserva di Sartirana

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L’appuntamento è promosso in occasione della giornata mondiale delle zone umide

Calogero: “L’ente gestore dovrebbe sempre ricordarsi che è solo gestore del bene pubblico e non proprietario”

MERATE – A Roma per parlare della riserva del lago di Sartirana. Il comitato Civico Ambiente è stato invitato a partecipare alla conferenza stampa “L’importanza delle zone umide e il loro futuro nel nostro Paese – Stato dell’arte, considerazioni e proposte in occasione del World Wetlands Day” organizzata dalla Senatrice del Movimento 5 Stelle Elena Sironi nella sala Caduti di Nassirya presso il Senato della Repubblica a Roma in occasione della giornata mondiale delle zone umide, istituita il 2 febbraio.

“Le zone umide sono ambienti che ricoprono un ruolo fondamentale accogliendo la più grande biodiversità della Terra poiché fulcro di importanti rotte migratorie, sono ambienti che svolgono una funzione fondamentale per garantire le risorse di acqua e cibo, lo stoccaggio del carbonio e per questo ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici. Come Comitato Civico Ambiente, parleremo anche della Riserva Regionale Naturale lago di Sartirana che ha due livelli di tutele: Riserva naturale riconosciuta dalla Regione e zona speciale di conservazione riconosciuta con un decreto ministeriale”.

Calogero aggiunge: “Con il nuovo piano integrato i termini di tutela sono stati chiariti così come i termini di monitoraggio delle sue misure di conservazione, fino ad ora in larga parte disattese. Non lo diciamo noi ma Regione Lombardia che ha stilato il documento finale. Il testo, un centinaio di pagine, nella prima parte pone gli obiettivi insindacabili, ovvero tutelare le peculiari caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area; la sperimentazione di tecniche di ripristino degli equilibri naturali da impiegarsi nella gestione delle zone umide (es: il canneto e la vegetazione di riva); disciplinare la fruizione del territorio in modo chiaro e univoco (es. Accesso cani e mezzi motorizzati); mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie faunistiche di interesse comunitario (es. monitorando le presenze delle specie di flora e di fauna) e favorire le connessioni ecologiche verso i parchi regionali promuovendo azioni volte a tutelare le aree di varco (es. non snaturare la componente naturalistica del laghetto di San Rocco)”.

Considerazioni a cui seguono le conclusioni: “Questo prezioso documento indica tutte le azioni che l’Ente Gestore dovrà portare a compimento senza libere interpretazioni con l’ausilio di competenze tecnico scientifiche onde evitare gli errori del passato che hanno portato a sottovalutare l’importanza di questo sito regionale, dimenticandosi che è solo gestore del bene naturale pubblico e non proprietario. Questa differenza fondamentale sta facendosi strada tra i meratesi e così per la politica cittadina dovrebbe essere lo stesso!”