Merate, “La scuola cade a pezzi”: sciopero degli studenti del Viganò

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La protesta degli studenti del Viganò per la scarsa manutenzione dell’istituto superiore

La goccia che ha fatto traboccare il vaso i bagni fuori uso: “In una scuola di 1200 studenti funzionano solo quelli a piano terra”

 

MERATE – “Provincia ascolta il Viganò”. Perché “la scuola cade a pezzi… E noi con lei”. Sono solo alcuni dei manifesti affissi questa mattina, venerdì 1° marzo, fuori dall’istituto superiore tecnico Viganò, dove molti studenti sono scesi in sciopero per protestare contro i tanti, troppi, disservizi con cui devono, ogni giorno, fare i conti.

“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il problema alla pompa dell’acqua che ha messo fuori uso tutti i bagni del secondo e terzo piano – spiega Maria Cappucci, rappresentante di istituto e portavoce all’interno del consunta provinciale degli studenti -. Siamo una scuola di 1200 studenti e possiamo contare solo sui bagni del piano terra perché ieri hanno iniziato a non funzionare più neppure quelli del primo piano”.

Una situazione difficile che si somma a tanti altri problemi, più volte segnalati e denunciati dagli studenti nel corso delle assemblee di istituto. “I caloriferi funzionano solo nelle prime ore, tanto che ormai ci siamo attrezzati e veniamo a scuola con la maglietta e i pantaloni termici – aggiungono altri studenti -. Per non parlare delle tapparelle, tutte sghembe e sbilanciate tanto che ormai non si riescono più a usare”.

Due anni fa, gli studenti del Viganò avevano promosso uno sciopero, culminato in una protesta in piazza,  per chiedere alla Provincia (e al Comune di fare da mediatore) di intervenire per il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Merate sciopero istituto Viganò

Un problema che evidentemente non è stato risolto del tutto, vista le denuncia degli studenti dell’istituto superiore di via Dei Lodovichi, oggi fuori dai cancelli per chiedere attenzione e risposte. Per rendere più coreografico e colorata la protesta qualcuno ha fatto scoppiare anche dei fumogeni.