Merate, nuova ordinanza sul risparmio idrico: sì alle innaffiature notturne

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Il sindaco Panzeri ha modificato l’ordinanza precedente sul risparmio idrico. Anche Osnago si era già mossa in questo senso settimana scorsa

“Registrato un lieve calo dei consumi: sì all’innaffiatura di piante e giardini per evitare fenomeni di evapotraspirazione”.

 

MERATE – Una deroga notturna al divieto di irrigazione e annaffiatura delle piante, arbusti, giardini e prati per evitare fenomeni di evapotraspirazione. Il sindaco Massimo Panzeri ha emanato oggi, lunedì 18 luglio, una nuova ordinanza relativa al risparmio idrico e alle limitazioni del consumo di acqua andando a modificare leggermente quanto previsto a inizio luglio, con la prima ordinanza pubblicata a seguito delle condizioni di siccità in cui versa il territorio.

Massimo Panzeri
Il sindaco Massimo Panzeri

Una situazione che, purtroppo, non è cambiata nelle ultime settimane con il livello del lago sempre più basso, le alghe apparse sul fiume Adda tra Brivio e Paderno e soprattutto, con le previsioni meteo che prevedono un ulteriore acuirsi del caldo torrido con temperature massime in aumento oltre ai 35° con picchi superiori ai 38° C.

Complice la campagna di sensibilizzazione effettuata e probabilmente anche la partenza di molte persone per le vacanze i consumi d’acqua registrati dal Servizio Idrico Integrato sono però leggermente diminuiti nelle ultime settimane, aprendo uno spiraglio alla possibilità di irrigare e annaffiare piante, arbusti, giardini e prati dalle 22 alle 8 proprio per evitare fenomeni di evapotraspirazione. Resta in vigore per l’intera giornata il divieto di lavaggio di aree cortilizi e e piazzali; lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli autolavaggi; riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine private, se non dotate di impianto di ricircolo dell’acqua nonché tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico.

Il sindaco precisa che sono esclusi dal seguente provvedimento gli orti pubblici, privati e didattici; gli alberi e gli arbusti impiantanti da meno di 3 anni; il verde curato da associazioni e patti di collaborazione; nonché i campi sportivi, sempre limitando al massimo l’utilizzo dell’acqua.
Panzeri invita la cittadinanza a un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, bene quanto mai prezioso in questo particolare momento storico, ricordando che il mancato rispetto della presente ordinanza sarà sanzionato ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000.
L’ordinanza sarà in vigore fino a nuove comunicazioni in merito.

Paolo Brivio
Il sindaco Paolo Brivio

Anche l’amministrazione comunale di Osnago aveva preso, settimana scorsa, un analogo provvedimento. Il sindaco Paolo Brivio aveva infatti emanato l’11 luglio una nuova ordinanza, consentendo la possibilità dell’innaffiatura di orti, giardini e prati privati tra le ore 22 e le ore 6 del mattino successivo e delle aree verdi comunali anche nelle ore diurne, confermando per il resto che l’utilizzo dell’acqua pubblica è possibile solo per scopi alimentari, domestici e igienici, mentre rimane vietato ogni altro uso (innaffiatura di aree private nelle ore diurne, riempimento di fontane e piscine, lavaggio di superfici esterne e autoveicoli, ecc).

“La novità è consentita dal fatto che la situazione delle forniture idriche, nella parte meridionale della provincia, servita dall’Acquedotto Brianteo (che attinge al lago di Lecco), non è ancora critica, a differenza di quanto accade per altre aree del Lecchese, servite dalle sole fonti locali – aveva precisato Brivio -. I dirigenti di Lario Reti Holding hanno però informato che il livello del lago è in progressivo calo: la società si riserva di sollecitare ai Comuni misure più stringenti in base al perdurare della siccità, all’andamento dei consumi, all’adesione della cittadinanza alle richieste di riduzione dei prelievi idrici nonché alle necessità dell’agricoltura. Non è da escludere, insomma, se la situazione climatica non migliorerà, che prossimamente il Comune debba tornare a imporre misure più severe ai cittadini”.